Sul futuro della Gigafactory di Termoli e di 2000 lavoratori ci sono ancora nuvole e incertezze dopo l’ultimo incontro al Ministero. Stellantis ha comunicato alle organizzazioni sindacali il ricorso a nuova cassa integrazione ordinaria cautelativa che riguarderà anche lo stabilimento di Termoli, dal 14 al 20 ottobre, dopo quella che sta interessando fino al 29 settembre, 892 lavoratori del reparto 16 valvole. L’ultimo deciso è dunque un fermo produttivo generale. La causa è legata all’andamento del mercato, a situazioni congiunturali. Il ricorso agli ammortizzatori sociali negli stabilimenti produttivi ha un inevitabile riflesso anche negli ordini dei motori. Si apprende, poi, che per una 20ina di lavoratori sono arrivate richieste di trasferte temporanee in Francia, e per una 50ina a Torino. In quest’ultimo caso non sono le prime. Stellantis fa sapere che “resta concentrata ad attraversare questa difficile fase di transizione e a garantire la continuità di tutti i suoi impianti che – spiega – rimangono centrali nella strategia globale del Gruppo”.
Allo stato attuale, ACC ha detto di aver rinviato a data da destinarsi l’inizio della produzione di batterie elettriche a Termoli, ma con dubbi sul progetto e Il Ministero si è detto costretto a svincolare le risorse del Pnrr stanziate per la gigafactory, anche se disponibile a cercare nuove forme di finanziamento. A ottobre nuovo faccia a faccia con i sindacati, pronti alla mobilitazione se non ci sarà chiarezza.