Alla vigilia della discussione in Consiglio Regionale sulla mozione presentata dal Movimento 5 Stelle riguardante il futuro della Gigafactory di Termoli, Roberto Gravina, Consigliere Regionale e primo firmatario della mozione, richiama l’attenzione sulla necessità di un’azione concreta e rapida per tutelare i lavoratori e il territorio.
«Domani, dopo due mesi, si discuterà finalmente in Consiglio Regionale la nostra mozione, che propone, tra le altre cose, di varare un piano di investimenti attraverso la stipula di un contratto di sviluppo con ACC Italia, utilizzando anche le risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) nazionali. È fondamentale sostenere l’investimento italiano presso lo stabilimento Stellantis di Termoli, data la sua centralità sul piano occupazionale regionale e nell’area geografica di riferimento», dichiara Gravina.
La mozione propone, inoltre, di considerare strategico l’intervento pubblico dello Stato nel capitale di ACC, attraverso un aumento di capitale operato da Cassa Depositi e Prestiti, o la concessione di uno specifico finanziamento, sul modello di quanto già avvenuto con Bpifrance e altri investitori.
Gravina esprime la speranza che il dibattito di domani possa essere costruttivo e che la maggioranza di centrodestra eviti ulteriori marce indietro: «Ci auguriamo, insieme a tutti i molisani, che questa volta non vi siano ulteriori ripensamenti da parte della maggioranza di centrodestra e che non arrivino da Roma improvvise imposizioni di partito volte ad evitare l’approfondimento e il confronto su un tema così cruciale. Questo argomento andava affrontato per tempo, ma come istituzione regionale siamo ancora convinti che si possa fare la differenza, a patto di agire in modo concreto, rapido e, auspicabilmente, unitario, senza giochi di posizionamento politico che non interessano ai lavoratori e alle loro famiglie. È, infatti, possibile ancora agire consensualmente per rivedere tutto l’accordo inizialmente siglato tra le parti ovvero Regione, MISE, Invitalia e ACC (Stellantis, Total e Mercedes) e quindi aggiornare il protocollo di intesa firmato nel 2022 in funzione di un maggiore finanziamento e di maggiori garanzie per l’investimento, come peraltro noi abbiamo già chiarito nella mozione depositata in Regione e in commissione sviluppo economico alla Camera».
Il Consigliere Gravina critica anche gli attacchi ai rappresentanti sindacali e le inesattezze diffuse da alcuni esponenti del centrodestra: «Gli attacchi ripetuti ai rappresentanti delle forze sindacali da parte del centrodestra locale e nazionale, così come la ripetizione meccanica di inesattezze storiche sulla vicenda, non sono certo il miglior viatico possibile. Questo ha instillato nei lavoratori e nell’opinione pubblica il dubbio che il centrodestra al governo, sia a Roma che in Molise, abbia ricevuto notizie tutt’altro che rassicuranti sull’evoluzione della vicenda Gigafactory di Termoli, preparandosi così la strada per un frettoloso scaricabarile di cui non si sente alcun bisogno».
Gravina conclude esprimendo la speranza che la discussione di domani si focalizzi esclusivamente sul futuro della Gigafactory di Termoli e non si trasformi in un dibattito sterile su altri argomenti: «Dopo mesi passati a rassicurare i lavoratori e a criticare le nostre mozioni come inutili allarmismi, è evidente il cambio di registro nelle dichiarazioni del centrodestra, che sembra voler spostare il dibattito su altri temi, allontanandosi dalla questione reale. Il dibattitto su Stellantis, in questo frangente, viene utilizzato ad arte dal centrodestra come uno spauracchio che allontana qualunque soluzione o proposta, quando, invece, ben si sa che nel caso specifico di ACC e del progetto Gigafactory Stellantis è un socio paritario insieme ad altri due partner. Spero quindi, sinceramente, che le polemiche e i tentativi di distorcere il confronto restino fuori dal Consiglio Regionale di domani. Dobbiamo ai lavoratori, alle loro famiglie e al futuro del nostro territorio una discussione seria e focalizzata su soluzioni concrete».