Da 6 anni c’è il divieto di transito per i mezzi pesanti a causa dei danni provocati dal sisma dell’agosto 2018 ma c’è un “però”. Il Ponte dello Sceriffo infiamma ancora il comitato “Cittadini liberi e attivi di Palata” che tornano sulla questione dopo il presidio di protesta di un anno fa.
Il 23 agosto 2018 con un’ordinanza la Provincia di Campobasso disponeva il “divieto di transito a categorie di veicoli superiori a 7,50 t sul ponte che sovrasta la Bifernina, in agro del comune di Larino, per ridurre le sollecitazioni sulle travi.
“Nel corso di questi sei anni, nessun intervento strutturale per la messa in sicurezza è stato fatto, ma come tutti sanno – sostiene con forza il comitato – tale ordinanza è rispettata solo dagli autobus di linea, mentre camion e bus turistici attraversano il tratto.
A ottobre scorso ci fu una riunione al Comune di Palata. In quell’occasione l’assessore regionale alle infrastrutture Michele Marone aveva dichiarato che entro gennaio 2024 ci sarebbe stato il passaggio della gestione della viabilità del ponte dalla Provincia all’Anas e che in ogni caso nell’immediato, in concerto con la Provincia, si sarebbero attivate soluzioni alternative al fine di consentire il passaggio degli autobus. A tutt’oggi – continua il comitato- non c’è stato nessun passaggio di consegne e che i fondi stanziati dal governo per lo “sviluppo e coesione” non prevedono nessun intervento diretto per la messa in sicurezza del ponte dello sceriffo.
A oggi, una cosa è certa. Studenti e lavoratori dovranno continuare per il sesto anno consecutivo a percorrere tragitti alternativi”.
