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lunedì, Maggio 20, 2024

Rete Oncologica Regionale: soddisfazione dal mondo del volontariato

AttualitàRete Oncologica Regionale: soddisfazione dal mondo del volontariato

Il mondo del volontariato soddisfatto per l’approvazione, da parte della struttura commissariale, del documento sulla Rete oncologica regionale. Un modello organizzativo che assicura la presa in carico del paziente attraverso una rete di professionisti, strutture e servizi garantendo la necessaria omogeneità delle procedure e dei percorsi di assistenza dei malati oncologici. Cittadinanzattiva, AIL (Associazione contro leucemie-linfomi e mieloma) Campobasso e Isernia e LILT Campopbasso (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) sottolineano l’importanza del documento e la consapevolezza del contributo che gli enti no-profit potranno assicurare alla rete oncologica. “La valorizzazione delle risorse del volontariato operativo a livello ospedaliero e sul territorio – spiegano – è riconosciuta dagli atti di indirizzo e di pianificazione per il settore oncologico, adottati dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni a partire dal 2011, proprio con l’inserimento formale delle associazioni tra le componenti della Rete”. Cittadinanzattiva, Ail e Lilt evidenziano ancora come il volontariato organizzato e attivo in ambito sanitario oggi, grazie all’esperienza e professionalità maturate, sia perfettamente in grado di individuare i bisogni dei pazienti, trasformandoli in istanze motivate per consentirne l’esame da parte delle autorità competenti. “In particolare – dicono ancora – la prossimità con i malati, con le loro famiglie e i caregiver, consente all’associazionismo in oncologia di monitorare e valutare direttamente “sul campo” l’efficacia complessiva dell’assistenza”.
Secondo Cittadinanzattiva, Ail e Lilt, dunque, l’integrazione con il volontariato si dovrà quindi sviluppare avendo come presupposto quanto contenuto nelle diverse aree di intervento del Piano Oncologico Nazionale che comprendono prevenzione, diagnosi e cure di alta qualità. “Aspettiamo che si insedi il coordinamento regionale entro il 30 giugno – concludono – per poter dare il nostro contributo fattivo”.

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