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martedì, Aprile 30, 2024

Centrodestra, svolta per Campobasso: si va verso la candidatura di Aldo De Benedittis

AperturaCentrodestra, svolta per Campobasso: si va verso la candidatura di Aldo De Benedittis

Alla fine a capo del tavolo ci si è messo lui, il capotavola del centrodestra: Francesco Roberti, Presidente della Regione Molise. E’ stato lui, visto lo stallo della coalizione, a fare personalmente il nome dell’avvocato Aldo De Benedittis quale candidato alla carica di Sindaco per il comune capoluogo. L’indicazione è stata accolta con freddezza dalla Lega, tanto è vero che il commissario regionale, Michele Marone, si è recato di volata a Roma per definire con i vertici nazionali la posizione da assumere. La Lega, visto il passo indietro di Fratelli d’Italia, chiedeva che fosse un uomo indicato dal Carroccio a correre per il Comune di Campobasso e, in tal senso, da giorni aveva indicato il nome dell’assessore regionale al Bilancio, Gianluca Cefaratti, che però come Pallante ha fatto venire meno la sua disponibilità. Comprensibili i passi indietro di Cefaratti e Pallante davanti ai minuetti che per un mese hanno tenuto in ostaggio un tavolo finito in un vicolo cieco.

Anche per il centrodestra, quindi, l’orientamento è verso la società civile. Aldo De Benedittis, già assessore al Bilancio dell’allora sindaco Gino Di Bartolomeo, non è da considerarsi in quota a nessuna parte politica. A lui spetta una campagna elettorale in rincorsa rispetto ai due competitori attualmente in campo, Pino Ruta per la Coalizione Civica e Maria Luisa Forte per lo schieramento progressista, che da tempo sono partiti con incontri e iniziative che animano ogni giorno la città. Il vantaggio che un centrodestra con troppi capimastro della politica ha assegnato agli avversari, adesso potrà essere recuperato con una campagna elettorale fatta pancia a terra, voto per voto, porta per porta. Ci sono da amministrare a Campobasso circa 110 milioni di euro nella prossima consiliatura e questo rappresenta per chiunque un abbrivio per la prossima competizione regionale. Mancano quattro anni, è vero, ma le battaglie politiche sono onde lunghe che hanno una grande gestazione. Da Campobasso può iniziare la riscossa del centrosinistra come dallo stesso capoluogo può arrivare una conferma per il centrodestra.

Salvo colpi di scena che, a questo puto, sarebbero l’equivalente di colpi alla tempia, il centrodestra a questo punto dovrebbe aver chiuso la partita.

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