“Il fatto non sussiste”, la Corte d’Appello di Campobasso presieduta dal giudice Vincenzo Pupilella ha assolto l’imprenditore di 53 anni di San Martino in Pensilis arrestato a gennaio 2021 per maltrattamenti nei confronti di quella che oggi è l’ex moglie. La donna aveva denunciato pesanti sevizie, l’uomo accusato di averla rinchiusa più volte in uno stanzino senza acqua, cibo né medicinali. L’imprenditore venne arrestato, stette per 4 mesi in carcere. Ma i giudici del secondo grado hanno ritenuto le accuse infondate. L’uomo, difeso dall’avvocato Vittorino Facciolla, si è sempre professato innocente.
Dalle indagini degli investigatori erano emersi gravissimi atti di violenza. La donna si era rivolta anche a un centro per chiedere aiuto. Accuse di vessazioni fisiche, morali e psicologiche alla presenza anche dei figli minori della coppia subite per anni. Anche minacce di morte, sequestro di persona e privazione della libertà personale e del diritto a curarsi. In un caso l’imprenditore avrebbe provato a sfregiarla con l’acido e in un altro le avrebbe puntato la pistola alla tempia.
In primo grado erano già caduti 6 dei 7 capi di imputazione e l’uomo era stato condannato solo per i maltrattamenti. Dalla Corte d’Appello la completa assoluzione.