E’ il tema cruciale sul quale ha puntato da tempo l’Unione Europea. Parliamo della transizione ecologica, questione sulla quale la regione ha intenzione di investire oltre 40 milioni di euro. A tanto ammonta la somma prevista nell’accordo di Coesione e sviluppo sottoscritto a inizio settimana dal Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, con il Capo del Governo, Giorgia Meloni. Una parte importante delle risorse, 16 milioni di euro, andranno per i rischi derivanti dai cambiamenti climatici. Nello specifico, 6milioni di euro saranno destinati alla riqualificazione ambientale della piana di Venafro, 5milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico e altri 5 per gli eventuali interventi di ripristino derivanti da calamità naturali.
Sul fronte della prevenzione, invece, vanno segnalati 2,5 milioni di euro per il monitoraggio a tutela delle pinete presenti sul litorale e per la relativa prevenzione dagli incendi. Tornando alla piana di Venafro, che negli interventi previsti è quella più attenzionata, ben 12, 5 milioni di euro sono quelli destinati alle infrastrutture del locale consorzio industriale.
Sul piano ancora delle risorse idriche, 4milioni e 700mila euro sono destinati al potenziamento del depuratore consortile dell’area Campochiario e San Polo Matese.
Per la bonifica di aree contaminate da amianto e rifiuti pericolosi la somma prevista è di 5milioni di euro.
Accanto all’impegno ambientale sarà da costruire nel corso di questa legislatura il piano per gli insediamenti degli impianti per le energie alternative. Da più parti e da tempo lo si richiede, soprattutto in considerazione degli insediamenti crescenti di pale eoliche e di impianti fotovoltaici.
Un compito che l’assessore regionale Andrea Di Lucente ha intenzione di affrontare coordinando al meglio le due deleghe di cui è titolare, insieme a quella delle attività produttive. Si tratta appunto di ambiente ed energia, settori sui quali punta l’Europa e attraverso i quali passa anche il futuro del Molise.