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lunedì, Aprile 29, 2024

Dagospia, sindaci e politici: dopo il verdetto per l’Aquila è l’ora dei veleni: “Vittoria annunciata”

AperturaDagospia, sindaci e politici: dopo il verdetto per l'Aquila è l'ora dei veleni: "Vittoria annunciata"

Prima il fairplay degli sconfitti e i complimenti a l’Aquila, poi la bufera sul verdetto. Il giorno dopo la proclamazione della Capitale della Cultura è l’ora dei veleni. Da più parti si levano voci che mettono in dubbio un verdetto che per molti era in qualche modo annunciato. A innescare la miccia è Dagospia che ha parlato di “cambiale elettorale” ma poi anche alcuni dei sindaci delle città finaliste (erano 10 e tra queste come noto c’era anche Agnone) hanno polemizzato. E’ il caso del primo cittadino di Rimini: “L’esperienza della Capitale della cultura – dice il sindaco romagnolo – ci ha mostrato il lato peggiore e ahimè radicato del nostro Paese, con una catena di invasioni di campo preventive e scomposte anche da parte di chi dovrebbe essere super partes”. E poi conclude: “Ci sarebbe voluta più attenzione, più rispetto e meno interessata sguaiataggine da parte di una politica che evidentemente vuole perennemente far sapere al mondo che ‘mi manda Picone’ vale più di qualsiasi sostanza e educazione istituzionale”. A finire nel tritacarne non è solo la politica ma anche l’informazione per l’endorsement fatto da Bruno Vespa in tv la sera prima del verdetto. Parole quelle di Vespa che ora sono diventate virali sui social tanto che hanno scatenato la dura presa di posizione del consigliere regionale agnonese del Movimento 5 Stelle Andrea Greco: “Ha dimostrato una meno che sufficiente caratura giornalistica perché fare un endorsement come lo ha fatto lui, in quel modo, su una televisione pubblica, alla vigilia della designazione, è stato per lo meno spiacevole per non utilizzare altri termini”.

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