Il Consiglio regionale ha approvato un atto di indirizzo per impegnare il Presidente della Giunta regionale del Molise e il Presidente del Consiglio regionale del Molise a promuovere l’istituzione di una Commissione Speciale Regionale, ai sensi dell’articolo 29, comma 2, dello Statuto della Regione Molise, di studio, supporto, consulenza e analisi sul tema “autonomia differenziata delle regioni a Statuto Ordinario ai sensi dell’articolo 116, 3 comma, della Costituzione”, finalizzata a sostenere l’azione propositiva del Presidente della Regione Molise in tutte le fasi attuative.
“Premetto come l’Autonomia Differenziata – ha detto il Governatore Francesco Roberti – rappresenti l’attuazione di un dettato costituzionale, l’articolo 116, 3° comma Cost., che attende, sin dalla riforma del titolo V della Costituzione, la sua attuazione. Ogni Regione a statuto ordinario – ha continuato – godrà di forme e condizioni particolari di autonomia in specifiche materie, indicate dalla Costituzione, a seguito di intesa tra Stato e Regione, dopo l’approvazione, con maggioranza rinforzata, di una legge del Parlamento”.
“I livelli di efficienza – ha dichiarato ancora Roberti in una nota – determineranno la competitività della Regione e il trasferimento delle risorse avverrà su criterio meritocratico in attuazione del principio di solidarietà. Sarà lo Stato, inoltre, a individuare i Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), da assicurare a tutti i cittadini e il cui costo terrà conto della realtà territoriale e delle eventuali criticità, anche demografiche, economiche, infrastrutturali e orografiche”.
“L’Autonomia Differenziata – ha spiegato ancora il Governatore – sarà una riforma per superare i divari e responsabilizzare chi è chiamato a governare e amministrare i territori. L’istituzione della Commissione Speciale Regionale sarà uno strumento indispensabile e importante per studiare ed esaminare tutti gli aspetti della riforma. Così come ho ribadito durante il Consiglio Regionale, siamo pronti a dire anche no negli eventuali casi in cui, da qualche passaggio della riforma, potesse esserci il rischio di svantaggi per la nostra Regione. La Commissione, infatti, – ha concluso Francesco Roberti – seppur non sia stato compreso dalle opposizioni, è l’organismo in cui maggioranza e minoranze possono collaborare in tale ottica”.