Stavolta da Piazza Colonna non sono arrivate bocciature. Anzi. Il Consiglio dei Ministri ha ratificato il provvedimento, definito legittimo, con il quale la Regione Molise ha portato l’aliquota dell’addizionale Irpef al 3,3%: il tetto massimo.
Come già spiegato nelle scorse settimane, la tassa incide sui redditi superiori ai 28mila euro di imponibile l’anno. Una scelta, ha più volte sottolineato l’assessore al Bilancio Gianluca Cefaratti dolorosa ma necessaria per ripianare le finanze della Regione e consentire all’ente di programmare gli investimenti peri prossimi anni. Anche con una robusta iniezione da parte dello Stato.
La decisione di dare il via libera alla legge adottata lo scorso 15 dicembre, è passata su proposta del ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli.
Le altre aliquote fissate per l’imposta sulle persone fisiche sono per i redditi inferiori e fino a 15mila euro pari a 1,73%; per i redditi oltre 15mila euro e sino a 28mila euro pari a 1.93%; per i redditi oltre i 28mila al 3,33%.
Il Consiglio dei Ministri nella stessa seduta ha anche approvato la legge sull‘Autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio di previsione della regione Molise per l’anno 2024’.
Dunque nessuna impugnativa a Palazzo Chigi sugli interventi adottati a fine anno dalla Regione Molise che avevano alimentato un aspro scontro politico tra maggioranza e opposizione.