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lunedì, Dicembre 2, 2024

Emodinamica Isernia: divampa la polemica ma il servizio resta. Decisiva la questione relativa al personale medico

AperturaEmodinamica Isernia: divampa la polemica ma il servizio resta. Decisiva la questione relativa al personale medico

Fine settimana rovente sul fronte politico dove è il tema della Sanità a monopolizzare il dibattito. Da sinistra a destra, oggetto trasversale della discussione è il futuro del reparto di emodinamica all’ospedale Veneziale di Isernia. Dopo la pubblicazione della proposta di Piano Operativo Sanitario da parte dela struttura commissariale, viene pronunciata da più parti la parola chiusura. Parola che a leggere il documento nessuno ha scritto, men che meno i commissari Bonamico e Di Giacomo che, seguendo le prescrizioni provenienti dai Ministeri della Salute e dell’Economia e Finanza si sono orientati secondo un processo di razionalizzazione dell’intero sistema regionale che non ammette deroghe ed eccezioni. Prescrizioni, quelle romane, che nascono dal rispetto di criteri oggettivi finalizzati a tutelare la salute dei cittadini. Tra questi, quelli del numero di interventi praticati all’interno di una struttura e la presenza continuativa di personale, per tutte le 24 ore, per tutti i sette giorni della settimana, capace di erogare in condizioni di massima garanzia e sicurezza la prestazione prevista: nel caso specifico quella di emodinamica per i pazienti infartuati.

Isernia quindi non chiude ma continuerà ad operare nei limiti derivanti dalla presenza di personale, al momento insufficiente a garantire turni sulle 24 ore 7 giorni su 7. Sarà invece il Cardarelli di Campobasso a fare da punto di riferimento per il Veneziale laddove la struttura pentra non sia in grado di garantire il servizio in via continuativa. Altro criterio che ha determinato la scelta del Cardarelli come terminale anche per l’area pentra nasce dalla distanza tra i due capoluoghi di regioni, percorribile in tempi certamente più brevi rispetto a quelli necessari da Termoli, dove il servizio di emodinamica al momento resta strutturato in maniera autonoma.

Ciò detto, laddove dovessero cambiare le condizioni di contesto, le prescrizioni romane e la dotazione di personale medico, anche la partita di Isernia sarebbe destinata a riaprirsi in maniera completa. In questa direzione vanno anche le dichiarazioni del Presidente Roberti che sempre con riferimento al caso di Isernia assicura nelle sedi opportune l’impegno della politica verso una soluzione. Nessuna chiusura, quindi, vale la pena di sottolinearlo, ma razionalizzazione secondo le indicazioni provenienti dai Ministeri e dall’Agenas, l’agenzia speciale dedicata ai servizi sanitari. Il Molise, vale la pena di ricordare anche questo, è una regione commissariata, fattore dal quale non si può prescindere e al quale va ricondotto ogni ragionamento.

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