“L’istituzione di un biglietto di ingresso, oltre a riconoscere lo straordinario valore storico-archeologico e culturale del sito, consentirà al Parco archeologico di Sepino di allinearsi ai luoghi di eccellenza che compongono il complesso e articolato Sistema Museale Nazionale e di adeguarsi agli standard europei, consentendo di contribuire in parte al mantenimento del sito e al miglioramento dei servizi al pubblico”. Lo afferma il direttore del Parco Enrico Rinaldi in una nota con la quale vengono forniti i dettagli della istituzione dell’ingresso a pagamento nell’area archeologica di Altilia a partire dal prossimo 2 gennaio.
La decisione in queste ore ha diviso l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari all’introduzione del biglietto e sono molte le polemiche soprattutto sui social. Il biglietto intero avrà un costo di 10 euro. I ragazzi fino a 18 anni di età non pagano, con riduzione a 2 euro per i ragazzi tra 18 e 25 anni. Numerose sono inoltre le gratuità previste dal Ministero della Cultura (l’elenco completo è sul sito beniculturali.it). È prevista la possibilità di acquistare una Fidelity Card nominale, al costo di 20 euro, che permetterà ai visitatori di accedere per un intero anno solare; “Uno strumento – ha spiegato Rinaldi – che consentirà a tutti coloro che hanno stabilito un legame affettivo e identitario con Sepino, di continuare a frequentarlo con assiduità contribuendo alla sua cura costante, e di vigilare sulla qualità dei servizi offerti”. Il biglietto potrà essere fatto sul posto presso i due punti di biglietteria presenti nell’area uffici di Porta Terravecchia e presso il Museo della città e del territorio, oppure potrà essere acquistato online.
Sempre a proposito del Parco archeologico infine Rinaldi fa il punto: “Dalla sua effettiva entrata in funzione, grazie all’abnegazione e all’impegno quotidiano del personale tecnico-scientifico e amministrativo, alla dedizione e alla gentilezza del personale di accoglienza e vigilanza, il Parco sta portando avanti molte sfide, tra cui il ripristino del decoro, la cura del verde e del patrimonio archeologico e architettonico, la creazione di un’immagine coordinata, eventi e strategie di promozione e comunicazione, attività di ricerca e studi di fattibilità legati all’accessibilità esterna e interna del Parco, progetti di valorizzazione che faranno di Sepino un luogo inclusivo attento alle esigenze e ai linguaggi di tutti i diversi pubblici”.