25.6 C
Campobasso
martedì, Aprile 30, 2024

La Violenza di Genere nell’Era Digitale. Una panoramica del contesto italiano e le risposte normative

AttualitàLa Violenza di Genere nell'Era Digitale. Una panoramica del contesto italiano e le risposte normative

a cura di Gian Marco Iulietto (Specialist Privacy e DPO scuole)

Pubblicato sulla rivista RAS – Rassegna dell’autonomia scolastica, Anno XLII, n°9, 2023

La violenza di genere, con l’avvento dell’era digitale, ha sicuramente trovato nuovi e perniciosi canali di espressione e diffusione. I dati riguardanti l’Italia non sono affatto positivi: il fenomeno si manifesta e si propaga con una frequenza allarmante su piattaforme come social media, forum online e app di messaggistica. Ma in cosa consistono gli atti di violenza online? Tra questi è possibile annoverare numerose forme di violenza, partendo dal cyberbullismo e lo stalking fino ad arrivare al revenge porn passando per il doxing e l’incitamento all’odio, tutti con un unico intento: danneggiare la vittima psicologicamente e socialmente.

Le Principali Leggi in Italia: Per cercare di far fronte a questa situazione, il quadro normativo italiano ha visto l’introduzione di leggi finalizzate a contrastare la diffusione della violenza di genere. Se ne riportano a tal proposito alcune a titolo esemplificativo e non esaustivo:

l’articolo 612-ter del Codice Penale, che pone severe sanzioni contro il c.d. revenge porn;
la Legge n. 38/2009, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori;
la Legge n. 119/2013, conosciuta anche come “Legge sul femminicidio” che ha portato all’applicazione di una nuova misura precautelare sui soggetti che commettono violenza di genere: l’allontanamento urgente dalla casa familiare;
La Legge 69/2019, il “Codice Rosso”, che ha introdotto misure significative contro la violenza sessuale, lo stalking e i maltrattamenti in famiglia​​;
La Legge n. 12 del 9 febbraio 2023, che rappresenta un ulteriore impegno nella lotta alla violenza di genere, con l’istituzione di una Commissione bicamerale d’inchiesta sul femminicidio e su ogni forma di violenza di genere.

Come si Manifesta la Violenza di Genere Online: Pur rientrando sempre nella casistica della violenza di genere online, le forme con le quali questa può manifestarsi sono molteplici, ognuna con caratteristiche proprie e conseguenze dannose.

Tra le molte, le più diffuse sono:

Cyberbullismo: espressione coniata per indicare le azioni di molestia e umiliazione compiute attraverso i social media o altre piattaforme online. Molto spesso si tratta di commenti offensivi, minacce o la diffusione di voci false;

Revenge Porn: espressione inglese composta dai termini “revenge”, ossia vendetta, e “porn”, porno. Consiste nella condivisione non consensuale di immagini o video intimi. È un atto che mira a umiliare e esercitare controllo o vendetta verso la vittima, soprattutto perché nella maggior parte dei casi, a detenere materiale di questo tipo, sono molto spesso ex fidanzati, compagni, mariti o amanti: in questi casi la vittima è doppiamente ferita poiché, oltre a veder condivise le proprio immagini più intime e private, è consapevole che, ad averlo fatto, è sicuramente una persona della quale si fidava e dalla quale mai si sarebbe aspettata una simile vendetta;
Cyberstalking: consiste nella persecuzione online persistente e indesiderata. Può includere minacce e intimidazioni, causando ansia e paura nelle vittime;

Doxing: la pubblicazione online di informazioni private, come indirizzi o numeri di telefono, senza consenso, con l’intenzione di esporre le vittime a ulteriori abusi;

Tratta elettronica di esseri umani: l’uso di piattaforme online per reclutare, sfruttare o commerciare individui a scopi illeciti;
Molestie di genere online: commenti, messaggi o post che attaccano individui – nella maggior parte dei casi, donne – basandosi sul loro genere o sesso.

Queste pratiche hanno in comune la volontà di nuocere alla vittima e minare la propria autostima e la propria sicurezza e spesso lasciano cicatrici psicologiche durature, influenzando la percezione di sicurezza e benessere delle persone colpite. Non bisogna infatti pensare che la violenza di genere online si limiti a rimanere circoscritta alla piazza virtuale, perché sono pratiche, queste, con ripercussioni anche nella vita privata e “reale” delle vittime, che si trovano poi ad aver paura di essere perseguitate, minacciate e ferite se non protette dalle mura della propria casa.


Tanti potrebbero essere gli esempi da portare a supporto di questo articolo. Se ne prenderà qui in considerazione uno solo, tra i più recenti nel panorama italiano, estremamente e tristemente noto: quello di Tiziana Cantone. Casi come quello della giovane donna trentatreenne che il 13 settembre 2016 si suicidò dopo la diffusione in rete di alcuni suoi video pornografici amatoriali hanno sottolineato la vulnerabilità delle vittime di violenza di genere online.

Nei giorni scorsi, il caso di Giulia Cecchettin, 22 anni, la 105esima donna uccisa in Italia dall’inizio dell’anno, ha spinto il governo a prendere provvedimenti più severi e ha riacceso il dibattito pubblico sulla violenza di genere.

Per questi motivi, il D.d.l. n. 923, convertito qualche giorno fa in Legge, recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica” ha rafforzato le norme del Codice Rosso per la tutela delle vittime di violenza e le norme di prevenzione: ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento, al fine di perseguire una politica di tolleranza zero verso questi crimini​​.

Supporto alle Vittime e Ruolo delle Piattaforme Digitali:

In parallelo alle iniziative legislative, l’Italia ha sviluppato una rete di centri antiviolenza e case rifugio, oltre a fornire servizi di assistenza legale gratuita e numeri di emergenza, come il 1522, per offrire un sostegno concreto alle vittime​​.

Conclusione: La lotta contro la violenza di genere online richiede un impegno continuo e coordinato. La legislazione italiana sta compiendo passi significativi, ma la natura mutevole del digitale impone un aggiornamento costante delle strategie di intervento. La collaborazione tra enti governativi, piattaforme social e la società civile è fondamentale per garantire un ambiente online sicuro e per sostenere coloro che sono e sono stati colpiti da queste forme di violenza e proteggere la dignità e la privacy individuale nell’era digitale sia tutelata rafforzata.

 

Ultime Notizie