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martedì, Aprile 30, 2024

Prima assemblea del Comitato per il decoro del cimitero, piena disponibilità di Palazzo San Giorgio a risolvere i problemi

EvidenzaPrima assemblea del Comitato per il decoro del cimitero, piena disponibilità di Palazzo San Giorgio a risolvere i problemi

Lapidi rotte, infiltrazioni d’acqua, materiali di cantiere lasciati dove capita, lampade votive spente, piccioni che nidificano ovunque, alveari di api e vespe, furti di fiori piante e vasi, scale sdrucciolevoli quando piove. E poi, l’area di inumazione che inizia ad essere troppo piccola, necessità di un tempio crematorio per coloro che ne vogliono usufruire, fontanelle che spesso sono a secco. I problemi del cimitero di Campobasso sono talmente tanti che il neonato comitato, presidente Augusto Bernardi, in assemblea pubblica davanti al camposanto era un fiume in piena, nell’esposizione dei fatti all’amministrazione di Campobasso, intervenuta con la sindaca Paola Felice e esponenti sia di maggioranza che di opposizione. “Ci vuole anche la videosorveglianza- ha fatto presente Bernardi- Rubano di tutto, dai fiori alle borse. I problemi sono tanti, ma siamo contenti perché abbiamo trovato grande comprensione dall’amministrazione comunale a voler risolvere i problemi”. Infatti, i consiglieri e assessori presenti si sono detti tutti, sindaco in testa, disponibili sia all’ascolto dei problemi che alla loro risoluzione. La sindaca Felice ha ricordato che il cimitero appartiene a tutti i campobassani e che si sta lavorando su tutti i fronti, anche grazie alla nomina di un ingegnere incaricato proprio del cimitero cittadino, che potrebbe presto prevedere anche un altro luogo per i defunti, a Santo Stefano. Anche sul fronte tempio crematorio si sta lavorando. “Dobbiamo però distinguere la manutenzione ordinaria del cimitero dai progetti in cantiere per migliorare questo luogo e venire incontro a tutti quelli che qui hanno una persona cara. Ci stiamo occupando di tutto, anche della richiesta di videosorveglianza, trovare nuovi spazi per l’inumazione, la necessità di potatura degli alberi e l’installazione di pannelli solari con cui alimentare le lampade votive, ma ovviamente ci vuole un po’ di tempo”.

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