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domenica, Maggio 5, 2024

Istat lancia allarme: al sud per i giovani il tempo si è fermato

CronacaIstat lancia allarme: al sud per i giovani il tempo si è fermato

Una vita da precario, per parafrasare i versi di Ligabue. Ma a differenza di Oriali, il mundial di Spagna che ha ispirato il cantautore emiliano, i giovani del Sud hanno poco da raccontare e la loro vita si riassume nei preoccupanti dati diffusi dall’Istat.
Secondo l’istituto nazionale di statistica, nel Mezzogiorno d’Italia a 33 anni sono più di quattro su dieci ad abitare ancora con i genitori. Il doppio rispetto a vent’anni fa.
Un destino di marginalità nella società che impedisce ai 30enne di diventare adulti e di sostituire nella vita di ogni giorno quella che un tempo era definita classe dirigente.
Chi ha 30 anni ha un lavoro spesso precario e vive ancora in famiglia, non fa progetti sui figli e di fatto rallenta il normale sviluppo della società. Il dato che riguarda il Molise conferma il trend generale che investe la regione. Un lento e progressivo arretramento della popolazione, che fa della maggior parte dei comuni posti per lo più abitati da persone adulte e anziane.
Nel 202 i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni erano quasi 74mila su una popolazione residente di poco superiore ai 320mila abitanti, il 23 per cento.
In un ventennio il calo è stato netto. I molisani tra i 18 e i 34 anni erano lo scorso anno poco più di 51mila su 292mila residenti, il 17,5 per cento. Una perdita di ventimila giovani, quasi il 6 per cento in meno, che hanno lasciato i loro comuni di nascita, accompagnata da un forte decremento delle nascite. Le università del meridione segnalano un netto aumento delle immatricolazioni, ma anche in questo caso 3 universitari su dieci lasciano il sud per le città del centro e nord Italia.
Un dato, questo, che per l’istituto di ricerca è ancora più allarmante. Programmi come il Pnrr potrebbero essere determinanti per invertire questa rotta. Se il Next generartion dell’unione europea dovesse fallire, dicono dall’Istat, si rischia non il declino ma la tenuta demografica di ampie aee del Mezzogiorno

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