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lunedì, Aprile 29, 2024

La relazione Dia al Parlamento: cellule di criminalità organizzata sconfinano in Molise

AperturaLa relazione Dia al Parlamento: cellule di criminalità organizzata sconfinano in Molise

“L’analisi delle risultanze d’indagine continuano a documentare un contesto territoriale non interessato da stabili e strutturate presenze di insediamenti mafiosi. Attesa la contiguità territoriale con realtà ad alta densità mafiosa, le aree potenzialmente più critiche permangono quelle individuabili lungo la fascia adriatica e nel Sannio-Matese”. E’ quanto si legge in uno dei passaggi della relazione della Dia al Parlamento relativa al secondo semestre 2022. Cellule di criminalità organizzata, dunque, sconfinano nel territorio molisano provenendo sia dalla Campania, sia dalla provincia di Foggia. Le ‘incursioni’ – osserva la Dia – “sono riconducibili al traffico di sostanze stupefacenti, al riciclaggio e al reimpiego di capitali illeciti nelle locali attività imprenditoriali e negli investimenti effettuati nel settore del turismo e, non escluso, anche nello stoccaggio dei rifiuti”. Nel tempo, la vicinanza con la Campania ha favorito una graduale ‘migrazione’ nel territorio molisano di pregiudicati d’origine napoletana e casertana e, conseguentemente, una pericolosa esposizione delle province di Campobasso e Isernia all’influenza di gruppi criminali di matrice camorristica. “Sotto il profilo evolutivo – evidenzia la Direzione investigativa antimafia – non si può escludere che lo sconfinamento della criminalità organizzata delle regione limitrofe nel Molise possa trovare una verosimile ragione negli indotti generati dal Pnrr”.

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