L’esplosione lo ha travolti in pieno, mentre stavano lavorando uno vicino all’altro, nel capannone di una fabbrica di Casalbordino.
Tre operai sono morti poco dopo mezzogiorno alla Sabino esplodenti, un’azienda che già in passato era stata teatro di un incidente analogo. E anche allora tre erano state le vittime.
Gli operai che hanno perso la vita sono due abruzzesi, Fernando di Lella di Lanciano e Giulio Romano di Casalbordino e il molisano Gianluca De Santis, 40 anni di Palata sposato e padre di due figli.
Appena avvenuta la tragedia il pensiero è tornato al 2020 quando nella stessa fabbrica avvenne una esplosione analoga. Strana coincidenza del destino, anche in quell’occasione tre furono gli operai morti.
Perchè quella fabbrica aveva riaperto, si è domandato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio
Lascia sgomenti il precedente di soli tre anni fa, di fronte al quale – ha ricordato il governatore – non possiamo esimerci dal riflettere e chiederci se non siano state adottate tutte le misure previste in un’attività classificata ad alto rischio come questa fabbrica.
A Casalbordino ha parlato la vicesindaca Carla Zinni
In attesa di capire cosa diranno le indagini, gli artificieri hanno cominciato a lavorare subito dopo l’esplosione anche per mettere in sicurezza la zona, ora si parla di nuova mattanza, si richiede il reato di omicidio sul lavoro. Dopo lo schianto del treno a Brandizzo, il richiamo di Mattarella era stato fortissimo: Morire sul lavoro, aveva detto il capo dello Stato, è un oltraggio alla convivenza civile.
Solo pochi giorni dopo una nuova strage a Casalbordino
Italo Di Sabato, ha parlato di tre operai uccisi mentre stavano lavorando.
Un concetto che ha ripreso in lacrime il sindacalista della Cgil tra i primi ad arrivare sul luogo dell’incidente
Il titolare della Sabino Esplodenti è rimasto sgomento e sorpreso. Era a Roma al momento dell’esplosione e ha dichiarato di non sapersi spiegare come sia potuto accadere.
I tre Comuni di origine degli operai morti piangono vite spezzate su un posto di lavoro. Una strana coincidenza quella dell’udienza preliminare in programma davanti al gup di Vasto, dove compariranno dieci persone che devono rispondere dell’incidente alla Sabino Esplodenti del 21 dicembre 2021. Tre morti, come oggi.
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