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domenica, Aprile 28, 2024

Addio Roxy, la Regione vende l’ex hotel. Torna l’idea di un polo istituzionale nell’area Romagnoli

AperturaAddio Roxy, la Regione vende l'ex hotel. Torna l'idea di un polo istituzionale nell'area Romagnoli

Addio Roxy. Con una delle delibere più complicate degli ultimi venti anni, ma anche più precise, al limite del chirurgico, la Giunta guidata da Francesco Roberti ha deciso di mettere in vendita l’immobile sito al centro di Campobasso e oggetto di una cattiva sorte che nel tempo lo ha portato a trasformarsi da Hotel dei vip e dell’upper-class di transito nel capoluogo in una topaia da angiporto.

La somma prevsta per l’alienazione è di 6milioni di euro e la procedura avviata consentirà alla Regione di candidare l’immobile all’avviso pubblico della società romana INVIMIT SGR interessata all’acquisto di proprietà immobiliari pubbliche per la realizzazione di case per gli studenti. Alla base della delibera, undici pagine fitte e zeppe di numeri, norme, calcoli e valutazioni, c’è la considerazione che, allo stato dell’arte, non sussistono più le condizioni economiche, logistiche, progettuali e di conseguenza i benefici che ne portarono all’acquisto nel 2010 dall’allora Amministrazione guidata da Michele Iorio. I tempi sono cambiati e così anche i progetti dell’epoca che prevedevano la collocazione al posto dell’ex Hotel la sede del Consiglio regionale, mentre nell’area dell’ex stadio Romagnoli della sede della Giunta regionale e degli assessorati. Una cittadella istituzionale che nel tempo ha subito capriole di vario genere, opposizioni agguerrite di comitati e che, alla fine, non si è mai realizzata.

Alla fine Roberti, che non a caso fa l’ingegnere di professione, ha messo mano a conti e progetti risolvendo un rompicapo incancrenito dal tempo.

Via il Roxy, per poi rimettere mano all’area Romagnoli. Dai 13mila metri quadri previsti nell’originario progetto si passa alla soluzione più contenuta ed economica di soli 8000 metri quadrati che ospiteranno nell’area dello stadio un unico polo dove verranno localizzati sia il Consiglio che la Giunta regionale. Oltre quindi a creare un unico polo istituzionale raccordato agli altri palazzi regionali (Palazzo Gil, ad esempio) si otterrà il beneficio di un risparmio milionario rispetto agli attuali immobili in affitto.

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