Suggestiva, la più sentita, non solo dai pescatori. La messa dell’aurora nel giorno del patrono ha svegliato la città. Già dalle 5.30 di questa mattina il piazzale davanti al mercato ittico nel porto di Termoli era gremito. Di cittadini, pescatori appunto, ma anche autorità e turisti. La statua di San Basso portata sulla banchina proprio mentre il sole stava sorgendo.
La celebrazione affidata quest’anno all’arcivescovo emerito, monsignor Domenico D’Ambrosio che per 9 anni è stato alla guida della diocesi di Termoli-Larino. Sono passati 24 anni da quando è andato via ma il legame è sempre molto forte. Una messa particolarmente sentita, profonda: per il momento della giornata, per i tanti fedeli scesi al porto, alcuni dei quali anche giovani.
Affiancato da alcuni sacerdoti delle parrocchie e da don Gabriele Mascilongo, il vescovo D’Ambrosio ha aperto la funzione religiosa ringraziando subito i termolesi, “è come se non fossi andato mai via, grazie per l’affetto e la riconoscenza che avete ancora oggi”.
D’Ambrosio sostituisce Gianfranco De Luca che in questi giorni è impegnato nella Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona con un gruppo di 60 giovani del Basso Molise.
“Siete nelle mie preghiere del giovedì. Sono un vescovo itinerante e rottamato, ma sono felice – ha detto D’Ambrosio – di essere qui perché da voi ho sempre avuto affetto. La folla che c’è a Termoli a San Basso è bellissima e profonda, unica, perché mostrate la fede e il legame che avete con il protettore a cui i pescatori si rivolgono ogni notte quando sono in mare“.
Poi portato a spalla in processione, il patrono è rientrato in cattedrale per tutti gli intensi momenti che caratterizzeranno questi giorni di festa.
