La notizia ha fatto rumore a pochi giorni dal voto e per il Partito Democratico è stato uno scossone che ha avuto risonanza a livello nazionale. Maria Concetta Chimisso, coordinatrice del circolo cittadino Termoli e soprattutto vicesegretaria regionale del Pd, ha rassegnato le dimissioni, pare in dissenso dissenso col partito e, da voci interne ai Dem, per diversità di vedute anche rispetto alla linea adottata da Elly Schlein? Il segretario regionale Vittorino Facciolla, saputa la notizia, ha commentato con questa frase: “Non c’è stato alcun confronto in merito”. Chimisso, all’indomani della decisione, ha spiegato, intervistata da Telemolise e dal direttore di Termoli online Emanuele Bracone, che la decisione è politica. “Perchè – ha detto – certe decisioni anche se dolorose diventano indifferibili e questa per me era indifferibile. Le motivazioni non sono mai personali – ha continuato – ma sempre di carattere politico. Sarebbe miope affermare una cosa del genere, perchè la politica ci chiama in causa dal punto di vista personale ma ciò a cui si guarda è la squadra, il partito, l’interesse del partito. Quindi le motivazioni sono intensamente politiche. Superano di gran lunga quelle personali. Rivelarle sarebbe molto scorretto, miope e grave per i miei ex compagni di partito”.
La scelta della Chimisso ha preceduto di poco le dimissioni dall’assemblea nazionale del Pd di Alessio D’Amato, storico esponente del Partito Democratico del Lazio ed ex assessore regionale alla Sanità. Ha contestato la partecipazione della Schlein alla manifestazione di Conte e Grillo sulla precarietà, dove quest’ultimo, dal palco, ha parlato di brigate cittadine e passamontagna. Anche queste circostranze, forse, potrebbero aver inciso sulle dimissione di Maria Concetta Chimisso, che si è riservata di dare spiegazioni più dettagliate dopo le elezioni regionali.
Intanto ha lanciato un messaggio: “Potrei citare Brad Pitt che disse in un film che quando si smette di crescere insieme non si può continuare. Per me questa fase è conclusa, ma la concludo con l’augurio che ho fatto a Facciolla in occasione del suo 50esimo compleanno: un decennio di felicità, un termine più significativo e forte di altri che lo imitano e scimmiottano ma non sono così incisivi. In realtà lo auguro a tutta la squadra alle bellissime persone del Pd Molise, ma la mia esperienza in questo ruolo e modello politico ideologico finisce qui”.



