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martedì, Aprile 23, 2024

Regionali, escluse due liste: Dc e Forza Nuova. Protesta l’ex ministro Trenta: “Arrivati entro i termini”

AperturaRegionali, escluse due liste: Dc e Forza Nuova. Protesta l'ex ministro Trenta: "Arrivati entro i termini"

L’Ufficio Circoscrizionale Elettorale ha lavorato in tribunale a Campobasso fino a notte tanto che a molti referenti dei partiti la comunicazione dell’ammissione delle liste è arrivata in tarda serata e anche di notte. Il presidente Barbara Tommaso e i componenti Rossella Casillo e Emanuela Luciani alla fine hanno ammesso tutte le liste presentate con due eccezioni: fuori Forza Nuova e Democrazia Cristiana. Sono stati inoltre esclusi anche alcuni singoli candidati di altre formazioni per difetti nella documentazione presentata. Saltano dunque, almeno per ora, due candidature alla presidenza della Regione alle prossime elezioni di giugno e da 5 diventano 3 i nomi in corsa per la carica di Governatore: Roberto Gravina per il centrosinistra, Francesco Roberti per il centrodestra e Emilio Izzo per il movimento “Io non voto i soliti noti”.

Ma veniamo ai motivi delle esclusioni. Forza Nuova, che candidava alla presidenza Nicola Ninni, è stata estromessa perché aveva in lista solo 14 candidati mentre il numero minimo stabilito dalla legge è 15. La Democrazia Cristiana, che candidava alla presidenza l’ex ministro della Difesa e ex esponente del Movimento 5 Stelle Elisabetta Trenta, è stata invece esclusa per essere arrivata in Tribunale oltre il termine ultimo fissato per la presentazione delle liste e cioè mezzogiorno di ieri, ma anche per una irregolarità nella dichiarazione di collegamento al candidato presidente. I due partiti ora possono fare ricorso per chiedere di essere riammessi e i loro legali stanno valutando il da farsi. Protesta intanto l’ex ministro Trenta. “Valuteranno gli avvocati ma per quanto mi riguarda il ricorso va fatto – ha spiegato stamattina -. Ci sono le telecamere – sono ancora le sue parole – e si può vedere che i nostri rappresentanti sono arrivati prima di mezzogiorno. A quel punto gli hanno detto di uscire per prendere il numero di prenotazione e quando sono rientrati gli è stato comunicato che mezzogiorno era passato da un minuto. La gente deve sapere – prosegue l’ex ministro -. C’è qualcuno che ha un po’ paura della nostra presenza, la democrazia invece è la possibilità di partecipazione per tutti”. Al momento, con le esclusioni decise in Tribunale, sono 14 le liste in corsa: 7 per il centrodestra, 6 per il centrosinistra e una per il movimento di Emilio Izzo.

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