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martedì, Aprile 23, 2024

Stefano Buono sposa l’idea di D’Alfonso: un piccolo Comune per ogni parlamentare

AttualitàStefano Buono sposa l'idea di D'Alfonso: un piccolo Comune per ogni parlamentare

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato del presidente di Partecipazione Democratica Stefano Buono.

Un politico lungimirante ha avanzato una provocazione che deve essere colta per una infinità di motivazioni a mio giudizio. Parlo evidentemente dell’idea proposta dal Presidente emerito della Regione Abruzzo, l’Onorevole Luciano D’Alfonso: ogni parlamentare, ma anche ogni consigliere regionale deve farsi carico (“adottare”) un piccolo Comune. Una proposizione che ha al suo interno diversi livelli di lettura. Innanzitutto la velleità di tradurre sempre in atti concreti anche l’attività del legislatore; poi la convinzione che impegno e competenza possano essere messe a disposizione delle zone interne, sempre oggetto di dibattito politico, particolarmente svantaggiate. Fette di territorio attanagliate da uno spopolamento incredibile, tagliate fuori dall’assenza totale di infrastrutture e collegamenti, vessate dall’assenza di giovani. Come non parlare del tema forse più importante, soprattutto quando parliamo in particolar modo dell’Alto Molise: la sanità. L’impossibilità oggettiva, stante lo stato dell’arte della nostra rete ospedaliera, di garantire il servizio di emergenza urgenza. In questi Comuni, soprattutto in determinati mesi dell’anno quando cade abbondante la neve, diventa quasi impossibile salvare la vita delle persone in caso di reale emergenza. L’importanza di riconoscere realmente il rango di Ospedale di area disagiata al Caracciolo di Agnone deriva in special modo da questa riflessione. Poi questa idea, delineare una zona di confine Abruzzo/Molise tiene, assieme due aspetti che teoricamente sarebbero antitetici: programmazione di prossimità e di area vasta. Il dibattito culturale e politico ampio che da anni portiamo avanti va anche in questa direzione: la Macro – Regione. Sarebbe ora che le Regioni cominciassero a sperimentare le forme di cooperazione rafforzata che l’ordinamento consente. Dalle politiche energetiche alla promozione e costruzione di infrastrutture, fino agli accordi di confine sulla sanità. Accogliamo questa idea come un invito e un’occasione per fertilizzare un dibattito sul tema nei prossimi mesi. A prescindere dalla collocazione politica e dall’appartenenza partitica, dovremmo cogliere l’occasione per farlo con l’Onorevole Luciano D’Alfonso, politico che ha visione, competenza, conoscenza del territorio e dell’ordinamento, instancabile lavoratore.

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