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venerdì, Aprile 26, 2024

Strage di Rigopiano: 5 condanne 25 assoluzioni. Urla e caos alla lettura della sentenza

AperturaStrage di Rigopiano: 5 condanne 25 assoluzioni. Urla e caos alla lettura della sentenza

“Giudice, non finisce qui”. Urla e minacce alla lettura della sentenza sulla tragedia di Rigopiano. E caos tra i parenti delle vittime che hanno reagito così al verdetto emesso dal giudice del tribunale di Pescara Gianluca Sarandrea

Cinque condanne e 25 assoluzioni per la tragedia dell’albergo di Rigopiano sommerso da una valanga che uccise 29 persone.

Erano rispettivamente prefetto e presidente della Provincia di Pescara, Francesco Provolo e Antonio Di Marco, all’epoca del disastro, il 18 gennaio 2017. Sono stati entrambi assolti nel processo al Tribunale di Pescara. E’ stato invece condannato a due anni e otto mesi il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, per il quale l’accusa aveva chiesto 11 anni e 4 mesi.

Le altre condanne riguardano il dirigente e il responsabile del servizio di viabilità della Provincia di Pescara, Paolo D’Incecco e Mauro Di Blasio (tre anni e quattro mesi di reclusione ciascuno) accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni multiple colpose; il gestore dell’albergo e amministratore e legale responsabile della societa’ “Gran Sasso Resort & SPA”, Bruno Di Tommaso, e il redattore della relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso spa di intervenire su tettoie e verande dell’hotel, Giuseppe Gatto (sei mesi di reclusione ciascuno), accusati di falso.

Assolti con l’ex prefetto di Pescara, Francesco Provolo, e l’ex presidente della Provincia, Antonio Di Marco; il tecnico comunale di Farindola, alcuni dirigenti della Regione Abruzzo; gli ex sindaci di Farindola; un consulente in materia di prevenzione infortuni; un geologo; il comandante della Polizia Provinciale di Pescara; dirigenti della prefettura e del servizio prevenzione rischi.

Non me lo aspettavo. Oggi è morto lo Stato italiano. Ha dichiarato a caldo uno dei superstiti.

Dirette al giudice Sarandrea le minacce di Giampaolo Matrone, altro scampato al crollo dell’hotel schiacciato dalla valanga, che ha perso nel disastro la moglie.

“La Sentenza – ha commentato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio provoca dolore e sorpresa, e non possiamo non comprendere i sentimenti dei familiari delle vittime e dei superstiti. Nello stesso tempo, abbiamo il dovere come rappresentanti delle Istituzioni di rispettare la sentenza e di prendere atto della decisione del Giudice. Naturalmente, per esprimere un giudizio più completo e valutare le eventuali ulteriori azioni che la Regione potrà e dovrà intraprendere, dobbiamo attendere la pubblicazione delle motivazioni, che – ha concluso Marsilio – leggeremo e studieremo con la necessaria attenzione”.

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