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giovedì, Marzo 28, 2024

Regionali, ora il centrodestra punta ad anticipare il voto in Molise

AperturaRegionali, ora il centrodestra punta ad anticipare il voto in Molise

L’effetto Meloni in Lombardia e nel Lazio, tenta Fratelli d’Italia ad accelerare i tempi anche in Molise. L’idea che sta circolando negli ambienti del centrodestra è quella di sfruttare al massimo il vento favorevole e condurre in porto anche il governo della ventesima regione.
Un’ipotesi che fino a poche settimane fa sembrava difficile da realizzare, ma che l’onda lunga partita dalle politiche e confermata dalla riconquista della Pisana e del Pirellone, ingolosisce i vertici del centrodestra.
Giocare d’anticipo anche sul Molise, in cui la scadenza naturale della legislatura è nella seconda decade di aprile, metterebbe oltretutto in difficoltà il centrosinistra. In particolare il Partito Democratico.
In casa Pd, infatti, lo stato maggiore e i dirigenti sono più preoccupati al futuro interno del partito, con la corsa alla segreteria che a quello che accade fuori dalla porta del Nazzareno. Una partita, quella sulla segreteria, che sembrava dovesse  rimettere insieme le diverse anime Dem ma che invece ha riportato a galla tutti i contrasti tra le correnti. E così anche tra Bonaccini e la sua ex vice in Romangna Shlein non sono mancate battute velenose. In Molise il presidente della Regione Emiliana viaggia con il vento in poppa, essendosi aggiudicato diversi round in periferia, ma perdendo il circolo di Campobasso, dove ha vinto la candidata di nascita Luganese.
L’idea delle primarie accarezza anche i candidati papabili del centrosinistra. Ma nel caso di voto anticipato a fine aprile, o ai primi di maggio, organizzare un confronto nella coalizione richiederebbe tempi troppo lunghi.
Il segretario regionale ha rilanciato la palla nel campo del Movimento 5 stelle, che ha eroso ancora di più il suo risultato elettorale in Lazio e Lombardia, confermando una discesa che sembra difficile da fermare. E senza un accordo Pd M5s, aperto magari al terzo Polo, la riconquista di palazzo vitale sembra ora un miraggio.
In tutto questo, il boccino resta nelle mani del Governatore. Toma ha fatto sapere di voler indire le elezioni il 25 giugno. Un tempo biblico rispetto alla fretta che ora serpeggia nel suo schieramento, in cui anche i pezzi da novanta cominciano a lanciare segnali evidenti. Ultimo in ordine cronologico l’ex governatore Iorio: meglio votare ad aprile, ha detto. E’ ora un po’ più evidente che tutto potrebbe passare da palazzo Chigi e da via della Scrofa.

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