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venerdì, Marzo 29, 2024

Omicidio Niro, dopo quindici anni ancora nessun colpevole. I familiari: non ci arrenderemo

AperturaOmicidio Niro, dopo quindici anni ancora nessun colpevole. I familiari: non ci arrenderemo

Sono passati 15 anni dalla notte di quell’undici febbraio. L’ultimo giorno in vita di Lucio Niro. Il muratore poco più che 30enne di Baranello, stava tornando a casa dopo aver passato una serata in compagnia della fidanzata. In quel viottolo che stava percorrendo per accorciare il viaggio di ritorno da Santa Croce del Sannio, avrebbe incrociato la mano del suo assassino. Un solo colpo di fucile, sparato per uccidere. Poi su questo incredibile caso di cronaca è calata come una cappa di piombo. Fin dai primi momenti le indagini sono state lente e approssimative. Nelle prime ore dopo il ritrovamento del corpo di Lucio, si era addirittura parlato di incidente d’auto, solo perché a sua Fiat aveva concluso la corsa appoggiandosi al tronco di un albero. Un solo indagato, un amico e forse spasimante della fidanzata del muratore di Baranello. Un processo indiziario che si è svolto a Benevento e poi a Napoli. Due sentenze di assoluzione, che hanno gettato nello sconforto la famiglia Niro. Anche le maggiori trasmissioni di cronaca delle reti nazionali hanno cercato di riaccendere le luci su un omicidio nel quale non ci sono colpevoli. La sola traccia lasciata da Lucio, la figlia che la sua promessa sposa aveva in grembo e che non ha conosciuto. Ma a Baranello, invece, tutti ricordano quel bravo ragazzo che aveva trovato l’amore in un altro paese. A distanza di 15 anni la morte di Lucio Niro appartiene ai casi di cronaca irrisolti. Non vogliamo arrenderci, dicono i famigliari nel 15esimo anniversario della sua scomparsa. Da altrettanto tempo, un uomo ancora libero, porta con sé il segreto di aver premuto il grilletto quella notte.

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