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giovedì, Aprile 25, 2024

Processo simulato sulla violenza di genere in Tribunale a Campobasso: l’iniziativa per le scuole dell’associazione “Senzappello”

AttualitàProcesso simulato sulla violenza di genere in Tribunale a Campobasso: l'iniziativa per le scuole dell'associazione "Senzappello''

Avvocati che diventano attori interpretando situazioni che vivono ogni giorno. In fondo gli avvocati devono anche avere doti attoriali, di timbrica, mimica, esposizione. In Tribunale a Campobasso in scena il primo appuntamento della serie di processi simulati, organizzati dall’associazione  culturale presieduta dal legale Fabio Albino “Senzappello”, per le scolaresche del capoluogo. nell’aula della Corte di Appello alcune classi del Biotecnologico Pertini. Ragazzi e insegnanti attenti per la simulazione di un processo sulla violenza di genere. Un tema attuale. “Abbiamo portato per anni i temi della legalità nelle aule con conferenze, poi abbiamo capito che le simulazioni facevano più effetto, entravano di più nelle teste dei ragazzi ed è nata questa serie di simulazioni di processi” ha detto Albino.

I ragazzi hanno visto nella pratica cosa avviene in un’aula di tribunale: le parti, il dibattimento, le testimonianze, requisitoria e arringa fino alla sentenza. Hanno capito cosa è un’indagine, il ruolo del pubblico ministeri, dell’avvocato difensore. Hanno capito quello che studiano in classe, con il Diritto. Hanno riflettuto su temi attuali capendo che un atto che per loro potrebbe essere un gioco, in realtà può avere conseguenze penali, rovinare il futuro e che la violenza non è mai una soluzione, non è mai una via da percorrere” è stato spiegato.

Nella simulazione una fidanzata vessata psicologicamente e poi violentata, picchiata dal ragazzo geloso, ossessivo, capace di manipolare lei e la famiglia di lei. Anni di soprusi. Botte. I genitori distanti. La contraddizioni della madre di lei. Il tentativo del ragazzo imputato di far credere che era tutto inventato. Le paure della vittima, fino alla denuncia. Le testimonianze. La dialettica delle parti: pubblica accusa e difesa. L’esemplare sentenza con la condanna a 5 anni. Molto bravi gli avvocati, che parevano attori consumati, calati nella parte.

Il giudice, interpretato da Enrica Consales, la pubblica accusa da Loredana Barca, la difesa con Domenico Fiorda, la vittima Annarita Gaeta e l’imputato Claudio Di Pietro. Le due testimoni: Francesca Albiniano e Michela Zampini. E Fabio Albino, che ha spiegato tutte le fasi del processo. Il Sostituto procuratore, Anna Rita Carollo è intervenuta, alla fine, per parlare della sua esperienza, dell percorso per diventare magistrato e si è anche commossa nel raccontare l’amore per il suo lavoro.
“Queste iniziative – ha detto – hanno il privilegio di avvicinare i temi della giustizia al popolo, in nome del quale essa viene amministrata”. Ci saranno altri processi simulati nel mese di febbraio, con altre scuole: bullismo, cyberbullismo, stupefacenti gli altri temi.

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