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giovedì, Marzo 28, 2024

Sanità privata, il Tar ribadisce lo stop al decreto Toma fino al 31 dicembre

AperturaSanità privata, il Tar ribadisce lo stop al decreto Toma fino al 31 dicembre

Il Tar conferma la decisione presa a fine anno e quindi ribadisce lo stop al decreto Toma col quale il commissario ad acta aveva stabilito il tetto di spesa massima riconoscibile agli operatori privati per l’anno 2022. Confermata quindi l’istanza cautelare chiesta da Gemelli, Neuromed e Villa Maria ma limitatamente al 31 dicembre dello stesso anno. Il Collegio dei magistrati amministrativi, Presidente Nicola Gaviano, giudice estensore Massimiliano Scalise, ha invece rigettato la domanda cautelare relativamente all’anno 2023.

In pratica gli istituti privati avevano chiesto non solo il blocco del decreto per il 2022 ma, nella stessa istanza cautelare, anche di contrastare in fase cautelare l’intendimento della regione di precludere agli erogatori che non avessero sottoscritto il contratto di budget per il 2022, di operare in regime di proroga dei contratti per il 2023, inibendo loro la possibilità di provvedere all’erogazione delle prestazioni sanitarie.

Questa seconda istanza dei privati, ha sancito il Tara, non risulta giuridicamente tutelabile poiché è la legge stessa che impone alla regione di procedere in via contrattuale per l’acquisto di prestazioni sanitarie. Una prescrizione inderogabile. Inoltre, ha aggiunto il Tar nei motivi espressi nell’ordinanza, vi è la necessità di coordinare gli interessi degli operatori privati con la primaria esigenza di contenimento della spesa pubblica, specie in una regione soggetta a piano di rientro nel settore sanitario. Alla luce di tal motivi, il Tar ha disposto la trattazione nel merito della questione alla prima udienza pubblica del mese di gennaio 2024.

Questo è quanto per ciò che attiene alla vicenda giuridica. Resta invece aperto sul piano delle relazioni tra soggetti privati e operatori la necessità di un intervento che possa commisurare il tetto di spesa alle reali esigenze di cittadini e pazienti.

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