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giovedì, Aprile 25, 2024

Piana di Venafro, la Coldiretti scrive a Toma: “Accertare presenza di sostanze inquinanti”

CronacaPiana di Venafro, la Coldiretti scrive a Toma: "Accertare presenza di sostanze inquinanti"

Coldiretti Molise chiede alla Regione di intervenire al più presto per accertare l’eventuale presenza di sostanze inquinanti sui terreni della Piana di Venafro. La richiesta dell’Organizzazione è contenuta in una lettera inviata dal Presidente della Coldiretti Molise, Claudio Papa, al Presidente della Regione, Donato Toma. “Riteniamo doveroso – scrive Papa nella sua missiva al Governatore – rivolgerci alla Tua persona, quale rappresentante della comunità molisana, nel suo complesso, oltre che titolare delle deleghe all’Ambiente e Difesa del Suolo, affinché possano essere adottati i necessari provvedimenti a tutela della sicurezza e salute pubblica”.

“Il dibattito che si è aperto sulla vicenda dell’inquinamento della Piana di Venafro – spiega Papa – ha messo in evidenza l’estrema fragilità del territorio di fronte agli ‘usi’ impropri e alla pressione di attività produttive notevolmente impattanti, tali da sfociare in alcuni casi in veri e propri attacchi ambientali con conseguenze gravissime sul suolo agricolo che è e rimane l’elemento base per la produzione del cibo”. In tale ottica, continua il Presidente di Coldiretti, “ci siamo mossi non appena è stata emessa l’ordinanza del Comune di Pozzilli, conseguente alle indagini avviate dalla Procura di Isernia nel 2019. Non a caso si riporta la data, che evidenzia, comunque, un lasso di tempo irragionevole e non compatibile, a nostro avviso, con le esigenze di tutela dei cittadini e delle imprese che in quei contesti territoriali vivono e operano”.

Sottolineando la necessità di “andare più a fondo”, e comprendendo la “preoccupazione dei Sindaci, che di fronte ad atti giuridicamente rilevanti, doverosamente emettono ordinanze che vietano immediatamente la produzione e la commercializzazione dei prodotti agricoli”, il Presidente di Coldiretti ha definito “necessario” il coinvolgimento degli enti preposti, a livello regionale, a partire dall’Arpa Molise, che, come sancito dall’art.5 della L.R. n.38/99, è preposta “…all’esercizio delle funzioni ed elle attività tecnico-scientifiche per la prevenzione collettiva, per i controlli ambientali e alla realizzazione di ricerca in materia ambientale, …”.

“L’ Arpa, pertanto – suggerisce Papa nella sua missiva – dovrebbe elaborare un piano di caratterizzazione dei siti, necessario oltre che ad individuare i fenomeni di contaminazione, a fornire le direttive utili ai fini della bonifica dei siti”; ravvisando, Coldiretti, “la oggettiva difficoltà che incontrerebbero i Comuni a sostenere i costi economici di tali interventi, col rischio concreto di compromettere l’azione di risanamento a cui è doveroso dover giungere al più presto”.

Infine, conclude Claudio Papa nella sua missiva, “vogliamo evidenziare come tali casi stiano avvenendo proprio in concomitanza con un vero e proprio attacco che il territorio agricolo molisano sta subendo da parte di società che operano nel campo della produzione energetica rinnovabile, in particolare eolico e fotovoltaico a terra.

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