Dopo le decisioni di fine anno con le quali il Tar Molise ha sospeso inaudita altera parte il decreto 35 del Commissario ad acta col quale Donato Toma ha stabilito i livelli massimi di budget da assegnare alle strutture private accreditate, l’argomento torna in cronaca in vista dell’appuntamento dell’11 gennaio. E’ fissata infatti per quella data l’udienza in contraddittorio delle parti per dirimere una vicenda alla quale è legato non solo il futuro degli istituti privati ma, soprattutto, la salute di pazienti e cittadini che per molte attività, specialistiche in particolare, fanno riferimento alle strutture interessate. Prime tra tutte, Neuromed e Gemelli.
Per entrambi gli istituti, e per la Casa di Cura Villa Maria, la pronuncia già emessa dai giudici amministrativi a fine anno ha disposto che continuassero ad essere erogate le prestazioni salvavita, quelle di ricovero con classe di priorità A o superiore, l’assistenza ai pazienti in terapia intensiva o bisognevoli di ricovero post operatorio. Dal canto suo, la struttura commissariale ha continuato a garantire l’erogazione delle prestazioni in oggetto ribadendo tuttavia la necessità che i soggetti privati sottoscrivano i contratti che vincolano gli stessi al sistema sanitario regionale.
Quello che da molte parti viene chiesto, e non solo dai soggetti interessati, è che sia ridefinito l’intero sistema dei budget, anche attraverso un intervento che coinvolga il Governo centrale. Le forze politiche attraverso la delegazione parlamentare molisana, hanno manifestato sin dalla scorsa campagna elettorale l’intenzione di varare un decreto Molise con degli obiettivi precisi: azzeramento del debito e uscita dal piano di rientro; fine del commissariamento; adeguamento delle risorse del fondo sanitario nazionale alle effettive esigenze del Molise.
Temi generali, questi ultimi, all’interno dei quali troverebbe spazio anche una revisione dei budget stanziati a favore dei privati. Tutto ciò considerando anche il flusso di mobilità attiva che questi ultimi garantiscono in termini di beneficio per l’intero sistema sanitario molisano.