La carenza di personale sanitario non medico (Infermieri, operatori e quanti lavorano nella sanità) preoccupa i sindacati. In particolare Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind e Nursing up hanno proclamato lo stato di agitazione. “I problemi legati a questa carenza – hanno sostenuto in una nota inviata al Prefetto di Campobasso, al Direttore Generale dell’Asrem Oreste Florenzano e al commissario ad Acta Toma – si acuirà ulteriormente in mancanza di proroga (così come deciso dalla Direzione Strategica ASReM), senza alcuna interruzione, di tutti i contratti in scadenza il 31 dicembre.” Diverse le trattative ma secondo i sindacati le loro richieste sono ignorate e contestano il fatto che decisioni sul tema vengano affrontate, addirittura davanti la prefettura hanno dichiarato testualmente, con organizzazioni non firmatarie del contratto nazionale del comparto Sanità.
“La tutela della salute dei cittadini – hanno continuato i rappresentanti dei sei sindacati – si misura attraverso la qualità e la quantità delle prestazioni erogate da un numero di professionisti adeguato a standard di riferimento nazionali. Al contrario – hanno detto ancora – sembrerebbe che nelle nostre unità operative ospedaliere e territoriali, nelle sale operatorie, nei pronto soccorso, nei reparti di degenza dei nostri ospedali, nelle postazioni del 118 e nelle case circondariali di Larino, Campobasso e Isernia non vi sia personale sufficiente per garantire la copertura dei turni h 24 e per garantire, di conseguenza, i LEA. Tanto accade sempre più frequentemente, divenendo una quotidianità inaccettabile”. Cgil, Cisl, Uil, Fials, Nursind e Nursing up hanno parlato di rifiuto da parte di Asrem e Commissario a trovare soluzioni adeguate per scongiurare il blocco delle prestazioni sanitarie essenziali e non procrastinabili. Siamo costretti – hanno dunque sottolineato – a proclamare lo stato di agitazione per carenza di personale”. Gli stessi sindacati non hanno escluso possibili altre forme di protesta e pertanto auspicano un nuovo tentativo di conciliazione.