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sabato, Aprile 20, 2024

Sanità, tutti contro il Pos: decisiva la battaglia in Parlamento per il Decreto Molise

AperturaSanità, tutti contro il Pos: decisiva la battaglia in Parlamento per il Decreto Molise

Nel burocratese regionale si chiama Pos. Come gran parte delle sigle non di uso comune, racchiude tutto e il contrario riguardo a come sarà organizzata la sanità in Molise negli anni a venire.
Un programma che, presentato da Toma che lo ha redatto in qualità di commissario della sanità, ha già sollevato un polverone e scatenato la reazione, negativa, dei sindaci delle tre città più importanti della regione.
Gravina, del Movimento cinque stelle, Castrataro che guida una coalizione di centrosinistra, e Roberti che appartiene alla stessa fazione politica del governatore hanno giudicato in modo negativo il Pos. A Campobasso, individuato come logico centro ospedaliero principale, si vive comunque il dualismo tra sanità pubblica e quella privata. Le istituzioni, ovviamente, spingono affinchè i cittadini possano usufruire gratis delle cure mediche con lo stesso standard qualitativo di quelle a pagamento.
Isernia difende a denti stretti al sopravvivenza di reparti salvavita del Veneziale, rappresentando questo ospedale comunque un punto di riferimento per molti comuni della provincia.
Discorso analogo per Termoli, dove il gonfalone della protesta viene simbolicamente rappresentato dal Punto Nascita che il piano sanitario vorrebbe chiuso, come da indicazioni romane.
Gran parte di questo disastro organizzativo e dalla emorragia di servizi e di personale, affonda le radici nel debito che la sanità pubblica ha accumulato in decenni e che si è tradotto nel commissariamento lacrime e sangue che va avanti da oltre una dozzina di anni. In Molise la risposta è stata il Pos, al momento bocciato da tutti.
Fuori dalla regione c’è un’idea che avanza. Quella del cosiddetto Decreto Molise, l’impegno cioè che il nuovo governo dovrebbe assumere nei confronti della Regione, azzerando il debito nella sanità. Lo hanno portato come punto fondamentale della loro agenda elettorale, i parlamentari del centrodestra arrivati a Roma.
Lo hanno ribadito e continuano a farlo a pochi giorni dall’avvio della legislatura i senatori Lotito e Della Porta e i deputati Lancellotta e Cesa.
Si tratta – hanno specificato Elisabetta Lencellotta e Costanzo della Porta – di una battaglia comune rispetto alla quale non devono esserci speculazioni politiche, né iniziative private.
E’ il primo punto in agenda, hanno confermato. Sarà sufficiente attendere la nomina del prossimo ministro della Salute, per capire se la sanità molisana sarà quella del Pos oppure no.

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