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sabato, Aprile 27, 2024

Stabilizzazione dei precari Covid in Molise, la proposta risolutiva di Michele Iorio

AperturaStabilizzazione dei precari Covid in Molise, la proposta risolutiva di Michele Iorio

Un emendamento per eliminare la discriminazione dei precari Covid in Molise. E’ la soluzione proposta dall’ex Presidente della Regione Michele Iorio per garantire una stabilizzazione rapida per gli infermieri e operatori socio sanitari assunti negli ospedali durante l’emergenza pandemica. La questione delle mancate stabilizzazioni ha origine nei primi mesi di pandemia, quando partirono in Molise le assunzioni di nuovo personale sanitario attraverso contratti a partita IVA e non per lavoro dipendente. Decisione rivista solo a settembre 2020, con la pubblicazione da parte dell’Asrem di un avviso per l’assunzione di infermieri e oss a tempo determinato, assunzioni formalizzate solo tra aprile e maggio 2021. Cambiamento tardivo che ha creato non pochi problemi ai precari. Con la legge di bilancio 2021, il Governo nazionale, infatti, aveva dato possibilità alle Regioni di stabilizzare il personale sanitario che avesse svolto da dipendente almeno 18 mesi di lavoro entro il 30 giugno 2022 e almeno 6 mesi di lavoro durante l’emergenza Covid. Un lasso di tempo che svariati OSS e infermieri non hanno potuto coprire a causa delle assunzioni a partita IVA, pur avendo svolto le stesse difficili attività dei loro colleghi di fuori Regione.

Tutto questo potrebbe essere sanato spostando il termine della maturazione dei 18 mesi al 31 dicembre 2022. Ed è stata questa la legge che abbiamo voluto in Consiglio regionale per risolvere questo aspetto burocratico e per dare agli eroi Covid i riconoscimenti che meritano” ha spiegato Iorio.  Da qui la soluzione di emendare la legge di bilancio proposta dall’ex governatore al nuovo esecutivo nazionale e alla nuova delegazione parlamentare molisana. “Ho consegnato un dosseri ai parlamentari molisani affinché si interessino, magari con il nuovo Governo, per risolvere una questione che non presuppone costi in più. Si tratta solo di una norma che va rivista. Speriamo che il nuovo Governo possa farlo, a differenza del vecchio e della delegazione parlamentare uscente che non ha saputo imporsi” ha concluso l’ex Presidente regionale.

 

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