Il sogno di Ibrahima Kandè si è avverato. Un sorriso aperto, il suo, felice, mentre tiene per mano la modella in abito da sposa e si gode gli applausi dei presenti al Circolo Sannitico di Campobasso, si concede alle foto, abbraccia con lo sguardo amici e parenti, grato e orgoglioso. The Dream, appunto il sogno, così ha voluto chiamare la sua prima sfilata organizzata da Ares con il patrocino del comune. Il sostegno delle associazioni e dei tanti amici non gli è mancato per scrive una bella pagina di inclusione.
Ibrah, come lo chiamano tutti, ha curato tutte le fasi: ha disegnato i bozzetti, suoi i cartamodelli, ha tagliato e cucito le stoffe, dando forma agli abiti che rispecchiano la sua personalità, la sua essenza, tra forme e colori. C’è l’Africa e c’è l’Italia. C’è il suo Senegal e c’è la terra che lo ha accolto.
Sfilano le sue modelle con i vestiti che ha creato. Ha 19 anni, Hibrah ed è arrivato a Lampedusa come tanti: il viaggio nel deserto, la prigionia in Libia, poi la lunga traversata in mare. Aveva poco più di 14 anni, minore straniero non accompagnato. L’arrivo in Molise e quei sogni nella testa, la voglia di fare e di farcela. La caparbietà d imparare la lingua, il diploma di terza media raggiunto e l’iscrizione al Liceo Artistico Manzu’.
Nel sorriso durante e dopo la sfilata, c’è la vita, la forza, la passione di questo ragazzo. C’è la realizzazione di un sogno nella sua prima sfilata ,nella quale ha coinvolto tanti, rapiti dalla sua voglia di vita e dall’entusiasmo.