“La rinascita delle aziende agricole e zootecniche dipenderà dalle misure rapide e concrete che verranno messe in campo dalla nuova classe politica”. E’ quanto sostiene la Coldiretti Molise secondo la quale l’aumento insostenibile dei costi di produzione, la carenza di certezze sugli approvvigionamenti energetici, il conflitto in Ucraina e da ultima la siccità sono problemi prioritari da risolvere al più presto con concretezza.
“Gli aumenti – ha Spiegato Giuseppe Spinelli, delegato confederale della Coldiretti Molise – riguardano l’intera filiera del cibo e per il settore agricolo questi si concretizzano in un +170% del costo per i concimi, +90% per quello dei mangimi e +129% per il gasolio agricolo, solo per citarne alcuni. Di qui l’invito dell’associazione di categoria, a tutti i candidati, di ogni schieramento, a valutare il fatto che nelle campagne italiane più di 1 azienda agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben oltre 1/3 del totale nazionale (34%) si trova comunque costretta, in questo momento, a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dei rincari, stando ai dati Crea”.
“Coldiretti – ha proseguito il Direttore regionale Aniello Ascolese – ha elaborato cinque priorità, per i primi 100 giorni di Governo, contenute nel manifesto politico approvato nel corso dell’ultima Assemblea Nazionale il 28 luglio”. In sostanza cinque proposte: la difesa dell’agricoltura italiana con l’istituzione del Ministero dell’Agroalimentare; in Europa un NO deciso al cibo sintetico e un SI fermo all’origine in etichetta, alla sostenibilità ed alla ricerca; ancora, il PNRR deve poter rappresentare la chiave per la sovranità alimentare, energetica e logistica del nostro Paese; stop ai cinghiali, difendendo cittadini e agricoltura ed infine la creazione di un Piano invasi che garantisca acqua ed energia sostenibile per l’Italia”.