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venerdì, Aprile 19, 2024

Stop radioterapia al Gemelli Molise, pioggia di reazioni negative: “E’ inaccettabile”

CronacaStop radioterapia al Gemelli Molise, pioggia di reazioni negative: "E' inaccettabile"

Sono tante le reazioni all’annuncio arrivato oggi dal Gemelli Molise dello stop, dal prossimo primo ottobre, alla radioterapia oncologica per i pazienti molisani. Le riportiamo qui di seguito:

ROBERTO GRAVINA. “Se la Conferenza dei Sindaci ha ancora un senso, sarebbe il caso che si prendesse subito posizione rispetto ad un fatto che interessa tutti i cittadini, non soltanto quelli campobassani. La notizia di un paventato blocco dei trattamenti radioterapici da ottobre e fino alla fine dell’anno, lascia sgomenti. È quanto mai urgente da parte di tutti i soggetti coinvolti, risolvere con ogni urgenza la situazione per garantire la continuità delle cure oncologiche presso la struttura Gemelli Molise”. E’ quanto afferma il sindaco di Campobasso Roberto Gravina in merito allo stop ai trattamenti di radioterapia per i pazienti molisani dal prossimo primo ottobre annunciato oggi dal Gemelli Molise.

ROSSELLA GIANFAGNA.  “La sanità non deve rispondere solo ai conti del ragioniere, la sanità è un diritto dei cittadini, di tutti i cittadini, soprattutto di quelli più fragili, perché malati: questo si deve far valere a livello centrale. Quanto sta succedendo in una delle principali strutture sanitarie accreditate della regione, il Gemelli Molise, che rappresenta un’eccellenza per il nostro territorio e non solo, non è da paese civile”. Lo afferma in una nota la candidata molisana al Senato per il centrosinistra Rossella Gianfagna commentando la paventata sospensione delle prestazioni di radioterapia presso il Gemelli Molise.  “Il superamento dei tetti di spesa – aggiunge – potrebbe comportare lo stop delle prestazioni di radioterapia, con il rischio che dal 1° ottobre 200 malati oncologici molisani dovranno curarsi fuori regione. Siamo tornati all’anno zero. Dolore e disagio per chi soffre e affronta malattie terribili, doppia sconfitta per la sanità molisana già gravata da impressionanti disavanzi: bisognerà caricarsi anche delle spese per le cure fuori regioni. Smacco e controsmacco. Il nostro commissario Toma ha fatto presente ai Ministeri competenti, economia e salute, le difficoltà del Gemelli Molise, e attende risposta, così almeno riportano alcune testate giornalistiche: intervento, come dire, un po’ tardivo oltre che debole”. La Gianfagna conclude: “Negli ultimi cinque anni abbiamo avuto una rappresentanza parlamentare totalmente afona sulla questione. E invece c’è da fare una difesa vera della nostra sanità a Roma”.

TECLA BOCCARDO. “La notizia che ci arriva dal Gemelli Molise ci lascia sgomenti. È inaccettabile che l’unico centro che effettua prestazioni di radioterapia a favore di malati oncologici in Regione non disporrà a breve di un budget sufficiente per poter offrire prestazioni salvavita. La Struttura commissariale si assuma la responsabilità, i molisani non possono morire e hanno diritto alle cure nella loro regione, quella che fa pagar loro tasse tra le più alte d’Italia. È una vergogna, non ci sono altre parole”. Così il segretario regionale della Uil Tecla Boccardo commenta l’annuncio arrivato oggi dal Gemelli Molise. Tutto questo – aggiunge – creerà ulteriori costi che comunque graveranno sul nostro sistema sanitario a causa di quella che sarà una sempre crescente mobilità passiva. E come se non bastasse, abbiamo ascoltato dalle dichiarazioni rese dalla Struttura che anche le prestazioni di cardiochirurgia sono a rischio interruzione, a breve”.

VITTORINO FACCIOLLA. “Il nostro commissario alla Sanità, il presidente Toma, ha fissato un tetto di spesa che non è tarato sulla reale esigenza del territorio, in pratica purtroppo in Molise ci sono molti più malati oncologici rispetto alle risorse economiche che la Regione ha predisposto per curarli”.

Lo afferma il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla commentando lo stop alla radioterapia oncologica annunciato dal Gemelli Molise a partire dal prossimo primo ottobre.

Che il presidente Toma fosse completamente inadeguato per il ruolo di commissario alla Sanità – aggiunge – lo diciamo fin dall’inizio dell’emergenza covid. Giorno dopo giorno ne stiamo avendo triste conferma. Bisogna cambiare direzione e farlo in fretta. La scelta che ognuno di noi farà il prossimo 25 settembre inciderà fortemente anche sul futuro della nostra regione”.

LUIGI VALENTE. “Mentre Conte passeggia come una star del cinema, mentre Lotito fa promesse da marinaio ai tifosi del Campobasso e Cesa dice di sentirsi a casa sua in Molise, in questa nostra regione va in scena una nuova tragedia in danno dei molisani”. Così Luigi Valente segretario regionale di Azione Molise e candidato alle prossime elezioni Politiche commenta l’annuncio arrivato oggi dal Gemelli Molise sullo stop alla radioterapia oncologica per i pazienti molisani. “Un vero terremoto si abbatterà dal 1 ottobre sulla malconcia sanità molisana – prosegue -: la Regione Molise di fatto decreterà l’interruzione del servizio radioterapico, terapia salvavita per i pazienti oncologici. I nostri corregionali potranno usufruire della stessa terapia solo recandosi fuori regione attivando i cosiddetti viaggi della speranza a cui purtroppo i molisani sono abituati da anni. Laconico e tragico il comunicato della proprietà del Gemelli Molise. I molisani non possono restare indifferenti – conclude Valente – e non reagire a questa politica inconcludente, fatta di passerelle, slogan e di strette di mano, che però non è in grado di amministrare nulla e che danneggia gravemente la qualità di vita della gente”.

LEGA. Dal centrodestra intervengono i candidati al Parlamento della Lega Michele Marone, Alberto Tramontano e Rita Colaci che esprimono “grande preoccupazione” per l’annunciato stop al Gemelli. “È una notizia sconcertante – sono le loro parole -. Chiediamo con forza che la struttura commissariale regionale trovi immediatamente una soluzione perché si eviti un esodo inaccettabile di malati verso altre strutture extra regionali. Il Gemelli va sostenuto – concludono gli esponenti della Lega – perché rappresenta un presidio fondamentale per le cure ed integra in maniera efficace e puntuale l’offerta della sanità pubblica”.

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