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giovedì, Aprile 18, 2024

Elezioni politiche, in Molise parte la sfida in rosa

AperturaElezioni politiche, in Molise parte la sfida in rosa

Una sfida nella sfida, è quella che si appresta a vivere il Molise alle prossime elezioni politiche con una serie di candidature in rosa che potrebbero riservare sorprese e novità all’interno del quadro politico. In casa PD a giocarsela al senato maggioritario sarà il Rettore del Convitto Mario Pagano, Rossella Gianfagna. Al momento è ignoto il nome del suo competitore che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Filoteo Di Sandro. Una sfida aperta poiché al maggioritario basta un solo voto di differenza per vincere o perdere la partita. In rosa anche la sfida alla Camera per il PD, dove come capolista al proporzionale sarà la giovane Caterina Cerroni a tentare la conquista del seggio. Un nome, il suo, fortemente voluto da Roma che candiderà la segretaria dei Giovani democratici anche al collegio blindato di Roma 3.

Sempre alla Camera dei deputati, ma questa volta al maggioritario, risalgono le quotazioni della parlamentare uscente di Forza Italia, Annaelsa Tartaglione, che potrebbe incrociare nel campo avverso il segretario regionale del PD, Vittorino Facciolla, qualora quest’ultimo sciolga la riserva e decida di essere della partita. Sempre in casa centrodestra, ma questa volta sul versante Fratelli d’Italia, continua a restare alto nel borsino delle candidature il nome di Elisabetta Lancellotta come capolista al proporzionale Camera.

Nel cosiddetto terzo polo, quello composto dall’asse Calenda – Renzi, la quota in rosa sarà ricoperta dalla parlamentare uscente di Italia Viva, Giuseppina Occhionero. Non si hanno invece notizie dal Movimento 5 Stelle che ha appena celebrato le sue parlamentarie. Occorrerà ancora qualche ora per capire quali saranno i volti e i nomi dei candidati.

Tra le candidature sempre in rosa potrebbe arrivare in Molise quella di Sandra Lonardo Mastella in quota a “Noi di Centro” partito fondato dal marito, Clemente, sindaco di Benevento.

La legge elettorale prevede che la riserva di genere, che può riguardare l’uno o l’altro sesso, debba essere almeno del 40%.

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