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mercoledì, Aprile 24, 2024

Elezioni, impazza il “Totonomine”. Spunta anche quello del giornalista Domenico Iannacone

AperturaElezioni, impazza il "Totonomine". Spunta anche quello del giornalista Domenico Iannacone

Più si avvicinano le elezioni, più impazza la pallina delle candidature, un flipper gigantesco sul quale protagonisti ufficiali e di complemento combattono una lotta senza esclusione di colpi per schiacciare il pulsante e ottenere il massimo dei punti sul tabellone. Spesso, però, questa battaglia senza quartiere finisce in tilt con nomi che paiono più frutto della confusione che figli della realtà. Proviamo quindi a mettere ordine tra le tante notizie che circolano. Lunedì prossimo è previsto un incontro tra il segretario regionale del PD, Vittorino Facciolla, e il coordinatore del movimento civico Molise Domani, Mario Ialenti. Molise domani nasce nel centrosinistra sulla spinta di ex consiglieri regionali e parlamentari, quali Di Stasi, astore, Chieffo ed altri. Attivi verso le regionali, adesso pensano di dire la loro anche sulle politiche da qui l’incontro con Facciolla, finalizzato a capire se c’è spazio tra le candidature. Un nome che da tempo gira nel gruppo civico, è quello del giornalista molisano Domenico Iannacone. Lo vorrebbero in tanti ma bisogna capire che cosa ne pensi lui, probablmente ignaro di tutto e concentrato sulla propria professione. L’idea che cova, sarebbe quella di mandarlo in tandem al senato: il giornalista all’uninominale e al proporzionale uno tra gli ex parlamentari e consiglieri.

Altre novità arrivano dal fronte di Italia Viva e dall’ipotesi di un costituendo terzo polo facente capo a Matteo Renzi, un’aggregazione che vada oltre le ali estreme, politicamente contigua all’esperienza Draghi, e per la quale ha annunciato la propria candidatura al proporzionale Camera la deputata uscente, Giuseppina Occhionero.

Da commentare infine un sondaggio commissionato da BiDiMedia che vede ad una incollatura la differenza percentuale tra il Partito democratico e Fratelli D’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, cresciuto in maniera esponenziale, arranca sul fronte delle candidature con nomi spesso frutto di sponde esterne e senza radicamento territoriale. Una partita, quella a destra, da giocare con molta attenzione. L’unico dato certo in politica, è che di certezze il flipper fa tilt.

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