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martedì, Aprile 16, 2024

Bojano, approvata mozione della maggioranza su area di crisi complessa. Chiesto fronte comune ai sindaci interessati per dare forza alle richieste

AttualitàBojano, approvata mozione della maggioranza su area di crisi complessa. Chiesto fronte comune ai sindaci interessati per dare forza alle richieste

Il Consiglio comunale di Bojano è intervenuto con decisione sulla questione area di crisi complessa con una mozione della maggioranza: primo firmatario il capogruppo Antonio Petrarca. Mozione passata all’unanimità dei presenti, tenendo conto che a marzo il Ministero dello Sviluppo Economico ha stabilito nuove modalità di accesso e funzionamento per il rilancio delle aree in questione.

In sostanza il Consiglio conferma e rafforza l’intento di avvalersi della riapertura degli sportelli per presentare le domande di agevolazione per i programmi di investimento nelle aree di crisi industriale di Venafro-Campochiaro-Bojano, utilizzando le somme residue del precedente bando, di quasi 9 milioni di euro. l’assemblea, di fatto, con la mozione, dissente con forza dal mancato inserimento nell’elenco delle zone di riapertura degli sportelli suddetti del territorio Venafro Campochiaro-Bojano e fa istanza alla Regione affinchè intraprenda tutte le iniziative necessarie presso il Ministero per riaprirli, per garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali, per il sostegno dei programmi di investimento e per lo sviluppo delle aree colpite da crisi industriale. Infine il Consiglio di Bojano dà mandato al sindaco affinchè la mozione approvata venga indirizzata a tutti i comuni che ricadono nell’area complessa così che la adottino anch’essi e si chiede che venga quindi trasmessa alla Regione, a Toma e all’assessorato competente. Insomma, un modo per creare un fronte comune e avere più forza nelle richieste.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla maggioranza del comune matesino e sollecitata anche dal Gruppo Pacifico Popolare, che ha sollevato il problema. “Se ci sono risorse, che siano tante o poche – sostengono dal Gruppo – bisogna sfruttarle e non perderle, come fatto in altre circostanze. Bisogna fare il possibile per non perdere l’occasione di un rilancio dell’area, per evitare lo spopolamento in atto e ridare speranza a questa terra”.

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