7.9 C
Campobasso
venerdì, Aprile 26, 2024

Calcio, Lega Pro, dalla salvezza all’esclusione, le tappe della discesa del Campobasso Calcio

SportCalcio, Lega Pro, dalla salvezza all'esclusione, le tappe della discesa del Campobasso Calcio

Da Campobasso Potenza del ventiquattro aprile scorso – ultima di campionato a Selvapiana – al diciotto luglio – giorno della conferma dell’esclusione da parte del Coni sono passati cinquantotto giorni. Dalla salvezza alla cancellazione del campionato, un passo incredibile. Ma cosa è successo. Il trenta aprile la società e l’ex tecnico Cudini scelgono strade diverse. Una separazione senza Luigi Mandragora, una specie di ombra di Mario Gesuè negli anni di gestione. Presente De Angelis e i giornalisti. La modifica al manuale del rilascio delle licenze era già avvenuta da tre giorni ed il Campobasso aveva tre avvisi bonari pendenti, ma Mario Gesuè nel corso della conferenza parlava di asticella che si sarebbe alzata nella prossima stagione quando già conosceva le difficoltà a cui sarebbe andato incontro. Nel frattempo, la società impiega circa due mesi per ufficializzare il nome del nuovo allenatore Prosperi e del suo staff. Le voci già circolavano già da qualche tempo. Certo, non un profilo di rango per la serie C, ma un tecnico promettente. La società fa di tutto per dipingerlo come una scommessa quasi al pari di Cudini. Le comunicazioni sono sempre piu’stentate. La società decide di chiudersi a riccio. La gestione della comunicazione consiste in maniera voluta in rinvii continui, appuntamenti che si rimandano e raccomandazioni che tutto è a posto. La società decide di trincerarsi dietro frasi del tipo: “Stiamo tranquilli, siamo sereni.” In realtà, la società non poteva essere serena dopo aver appreso della nuova norma sull’Iva. Vogliamo rimarcare che dal 27 aprile al 22 giugno il Campobasso e chiunque fosse non in regola con l’erario ha avuto tutto il tempo per mettersi in regola con i conti e portare a buon fine l’incartamento dell’iscrizione. La società rossoblu sembra aver vissuto in una specie di dimensione parallela questi cinquanta giorni forse impegnata com’era nell’inaugurare prima la campagna abbonamenti dedicata ai rinnovi, poi quella nuova. Poco meno di settecento tifosi rinnovano la tessera praticamente ad un mese dalla conclusione del campionato. La società incamera 115.000 euro e va avanti sempre raccontando per vie informali e mai direttamente alla stampa che tutto era a posto. Un mantra quest’ultimo che, ripetuto mille volte, ha portato all’esclusione dalla serie C. Mario Gesuè si vede pochissimo in città, Raffaele De Francesco, il suo braccio destro ed amministratore della società, percorre spesso le vie del centro cittadino e provvede a rassicurare i tifosi.

Viene ufficializzata la vendita di Joshua Tenkorang alla Cremonese per un importo importante – una notizia nell’aria da mesi –  mentre De Angelis inizia una trattativa lunga ed articolata con il capitano Bontà. Probabilmente quella per il passaggio di Di Maria alla Juventus è stata meno complicata, ma tant’è! Il mercato in entrata si rivela poco rilevante. Si parla di qualche under dalla Primavera del Napoli, ma la società fa capire che l’ossatura di base esiste. Il ventidue giugno la società comunica che l’iscrizione è andata a buon fine – anche qui si ripete il tutto a posto. Ma dopo qualche giorno un articolo di stampa marchigiano inizia a raccontare di qualche ombra sull’iscrizione del Campobasso. La notizia trapela intorno al 25 giugno, ma tutti tendono a minimizzare. Qualcuno con una fantasia piu’accentuata scredita lo stesso redattore marchigiano che alla fine, però, avrà ragione. La società ufficializza Prosperi ed il suo staff e si separa da Bontà che va al Gubbio. Il primo luglio intorno alle 20:45 la bocciatura della covisoc insieme al Teramo. Il Campobasso è fuori dalla Lega Pro, ma la società si affretta a infondere fiducia nell’ambiente e a raccomandare di stare tranquilli. Il tenore dei comunicati è eccessivamente ottimistico, distaccato dalla realtà. La società già pensa al Coni in quanto quasi sicura di avere torto dopo il ricorso. Affiorano le motivazioni che lasciano di stucco, poi confermate dalla covisoc. Il Campobasso non ha ottemperato al versamento dell’Iva probabilmente per una cifra di novantamila euro. Dalla modifica alla norma al giorno dell’iscrizione, si è riservato di versare una cifra in via autonoma non dando inizio a nessuna rateizzazione. Questa l’amara verità confermata dal consiglio federale dell’otto luglio. La società sceglie di basare i rapporti con i tifosi su una comunicazione scarna e chiusa. Note stampa e cessioni di giocatori come quelle di Rossetti al Piacenza di inizio luglio e di Emmausso al Potenza dello scorso sedici. La squadra si smembra ma la società nutre fiducia in vista del giudizio del Coni che alle 19:00 del 18 luglio conferma l’esclusione di Teramo e Campobasso dalla serie C. Il professionismo è durato solo un anno. Piu’ di qualcuno ha sulla coscienza questo grosso danno calcistico e sociale per Campobasso.

Ultime Notizie