11.7 C
Campobasso
giovedì, Aprile 25, 2024

Emergenza cinghiali, Coldiretti: “I 5 stelle non vogliono risolvere il problema”

AttualitàEmergenza cinghiali, Coldiretti: "I 5 stelle non vogliono risolvere il problema"

Dopo la presa di posizione degli assessori regionali che contestano l’inerzia del Governo sull’emergenza cinghiali, anche la Coldiretti Molise fa sentire la propria voce, ancora una volta con il delegato confederale Giuseppe Spinelli. “Eravamo fiduciosi che il testo di decreto interministeriale sarebbe stato approvato in tempi rapidissimi, invece, dopo due mesi – dice – resta lettera morta e non si ravvisa alcuna volontà di approvarlo da parte del Governo”.

Le modifiche alla legge del ’92 consistono nell’ampliare il periodo di caccia al cinghiale da tre a cinque mesi e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare Piani di controllo e selezione nelle aree protette. Spinelli accusa senza mezzi termini il movimento 5 stelle e il Ministro Patuanelli. “Siamo sicuri – spiega – che dietro questa brusca e pericolosa frenata dell’iter dell’approvazione del Decreto vi sia una chiara volontà politica dei pentastellati che non vogliono risolvere il problema dei cinghiali”.

La Coldiretti Molise dunque fa nomi e cognomi e segue e condivide la presa di posizione dell’assessore Cavaliere, il quale parla di lassismo e ostracismo dei palazzi romani. Spinelli evidenzia i problemi che i cinghiali stanno creando ad agricoltura e zootecnia, per la sicurezza sulle strade, con incidenti anche gravi e manifesta timori pure riguardo la peste suina. “Occorre dare un’accelerata all’iter di approvazione del Decreto –– continua – perché questo rappresenta un primo concreto passo per contenere il numero dei cinghiali che creano  problemi anche per la biodiversità del nostro Paese”. Spinelli conclude affermando che tutto ciò si verifica nell’assordante silenzio del Presidente Toma.

Domani, per la Regione Molise, l’assessore Cavaliere, in prima linea sulla questione, sarà a Roma, al Cinsedo, insieme ai colleghi delle altre regioni per contestare i ritardi nell’approvazione del decreto.

Ultime Notizie