La partita a scacchi è cominciata e tutto lascia pensare che sarà lunga e battagliata.
Non solo al centro della scacchiera ma anche all’interno delle coalizioni, ammesso che saranno due, che dovranno combatterla.
I cinque partiti del centrodestra si sono incontrati a Termoli in un incontro servito più a riannodare i fili che a mettere giù strategie e proposte. La deputata Annaelsa Tartaglione, per Forza Italia, il coordinatore di Fratelli d’Italia Filoteo Di Sandro, Michele Marone Commissario della Lega, Vincenzo Niro per i Popolari per l’Italia e Teresio Di Pietro per l’Udc, hanno prima di tutto concordato di definire meglio il perimetro dell’alleanza e di allargarlo ai movimenti civici. A scrutare bene l’orizzonte, però, movimenti civici in quell’area non sono ancora formati, a meno che non si guardi a quello che preparerà Di Maio dopo la scissione dai Cinque stelle.
L’incontro tra i cinque del centrodestra è stato aggiornato. Nessun nome, sulla candidatura della presidenza della Regione, anche se alcune uscite sulla stampa nei giorni precedenti hanno comunque fatto capire che gli alfieri Fratelli d’Italia e Lega non lasceranno facilmente il passo al cavallo di Forza Italia, ammesso che gli azzurri vogliano insistere sul loro candidato.
Ancora tutta da decifrare anche la strategia del centrosinistra, alle prese con i confini della cordata che dovrà tentare di riconquistare palazzo Vitale e con il cosiddetto ‘campo largo’ che parte da un’intesa ancora tutta da definire tra Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. I pezzi sulla scacchiera sono già tutti abbastanza visibili. Re, e Regine, però, sono ancora difesi da una fitta schiera di pedoni. Le schermaglie iniziali della campagna elettorale sono già cominciate. Ma è evidente che per le mosse decisive bisognerà attendere ancora.
Regionali, la partita è già cominciata: partiti e movimenti al lavoro su alleanze, programmi e candidati
