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giovedì, Aprile 25, 2024

No della Lega a Toma. Marone: “Serve un cambio alla guida della coalizione”

AperturaNo della Lega a Toma. Marone: "Serve un cambio alla guida della coalizione"

Se fosse la posta di un rosario, quello della lega in Molise sarebbe di certo un mistero doloroso. Un rapporto con l’attuale presidente della regione che è stato sempre molto difficile, a partire dalla scelta di inserire in Giunta l’allora coordinatore regionale del Carroccio, l’esterno Luigi Mazzuto, e provocare lo strappo delle elette Romagnuolo e Calenda, sino alla repentina estromissione dell’attuale commissario di Salvini in Molise, Michele Marone.

E’ proprio Marone a fare il punto sull’attuale quadro politico, partendo da quella che per la Lega è una condizione al momento imprescindibile: il cambio di guida al vertice della Regione. Ribadisco un concetto – dice – per noi della Lega Toma non può essere più ricandidato perché oggi non rappresenta più la maggioranza dei molisani. Il riferimento è alla primavera 2018 quando Toma ricevette il sostegno convinto dei molisani, battendo i favoritissimi 5 Stelle.

A decidere le caselle ai vertici delle regioni sarà il centrodestra romano – prosegue Marone – lasciando poi al territorio la decisione sui nomi. Verosimile – continua il proconsole di Salvini – che il Molise vada a Forza Italia nel corso del riparto nazionale che vedrà assegnare alla Lega la Lombardia e il Lazio a Fratelli d’Italia.

Se così fosse – dice ancora Marone – a noi andrebbe bene ma ci opporremo al nome di Toma. D’altra parte – continua il commissario – questa al momento è anche la posizione di Salvini.

Insomma, il mistero doloroso prosegue e di questo passo c’è da immaginare che passata l’estate, e superate le elezioni regionali siciliane, banco di prova per il centrodestra, in autunno si aprirà una vera e propria resa dei conti.

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