6 C
Campobasso
sabato, Aprile 20, 2024

Campobasso riparte dai Misteri, la città abbraccia la sua tradizione più amata

CronacaCampobasso riparte dai Misteri, la città abbraccia la sua tradizione più amata

Molti posti lasciati vuoti, nella parte finale della sfilata, con la temperatura che ha superato i 30 gradi. Ma l’attesa di rivedere i Misteri ha nascosto anche le imperfezioni e ridato alla città quello che più la tiene unita.
Le tredici macchine di Paolo Saverio Di Zinno hanno ripreso a ballonzolare con quella cadenza caratteristica che il passo dei portatori amplifica e proietta ancora di più verso l’alto. In moltissimi hanno seguito la diretta tv di Telemolise, presente dalle prime luci del mattino con il rito della vestizione e della messa, fino al ritorno dopo la benedizione in piazza Municipio.
E’ il diavolo del Mistero di Sant’Antonio Abate la vera icona della processione: Le donzelle cambiano, bellissima anche Martina quest’anno, ma il diavolo resta.
Se ne andrà invece, Antonio Santella, Abramo per una vita sul Mistero che ricorda Ecce homo, con quel contatto impercettibile della mano dell’angelo che ferma il pugnale del padre di Isacco.
Saranno quasi tutti ancora sotto il proprio Ingegno i portatori, i pistoni di quel motore invisibile che trascina i Misteri per le strade cittadine.
Mancava a tutti il passaggio nel cuore di Campobasso, dove tutto ha avuto inizio. In via Sant’Antonio Abate, imbandierata con i vessilli dei Crociati che, insieme ai Trinitari e ai Sant’Antunari, conferirono a Di Zinno l’incarico di realizzare i Misteri, diventandone i proprietari, sei a testa, sei in ogni chiesa Sant’Antonio Abate, Santa Maria della Croce e la Trinità. L’anima di Campobasso che tiene stretta a sé una tradizione che continua a volare nei secoli

Ultime Notizie