18.6 C
Campobasso
venerdì, Marzo 29, 2024

Osman Carugno ‘Giusto tra le Nazioni’, Candido Paglione: “Coltiviamo la memoria affinché le tragedie non si ripetano”

AttualitàOsman Carugno 'Giusto tra le Nazioni', Candido Paglione: "Coltiviamo la memoria affinché le tragedie non si ripetano"

Nella mattinata del 17 maggio prossimo, il Comune di Capracotta intitolerà una piazza ad Osman Carugno, capracottese che si distinse per le sue azioni finalizzate alla protezione degli ebrei durante la Seconda Guerra Mondiale.

A tal proposito, il Sindaco Candido Paglione, nel lanciare l’evento, ha voluto ricordare l’importanza storica dell’uomo: “Un capracottese Giusto tra le Nazioni: Osman Carugno, maresciallo dei carabinieri, è stato riconosciuto tale dallo Yad Vashem (l’ente nazionale israeliano per la memoria della Shoah) il 14 aprile del 1985, per aver aiutato un gruppo di profughi ebrei tra il 1943 e il 1944. Nato nel 1903 a Capracotta, dove il padre aveva assunto l’incarico di Segretario comunale, Osman Carugno si arruolò poi nell’Arma dei Carabinieri, diventando Maresciallo comandante di stazione, prima nelle Marche e poi in Romagna.

E proprio in terra romagnola, a Bellaria, dove comandava la locale stazione dell’Arma, nei turbolenti mesi che seguirono l’armistizio dell’8 settembre ’43, si rese protagonista di un gesto umanitario, e in effetti eroico, visti i tempi, salvando – insieme all’albergatore Ezio Giorgetti, anche lui riconosciuto tra i Giusti – un gruppo di trentotto profughi ebrei di origine slava, provenienti dal campo di Asolo, in provincia di Treviso.
Il comune di Capracotta ha deciso – da tempo – di tributargli un doveroso omaggio, intitolandogli una piazza e il giardino dei Giusti, all’interno della villa comunale. E’ un atto doveroso per noi celebrare degnamente un figlio di Capracotta che si è distinto per un’azione eroica. Ricordando la figura di Osman Carugno vogliamo ancora rilanciare un messaggio chiaro che va nella direzione di coltivare la memoria, perché le tragedie vissute non si ripetano. Ricordare è, infatti, segno di civiltà ed è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità. E’ giusto, quindi, tramandare gli esempi morali che appartengono alle nostre comunità, perché essi rappresentano le fondamenta della nostra identità di popolo democratico. Ecco, è esattamente questo il senso della memoria del bene che ci viene affidata dalle storie dei Giusti. La cerimonia si terrà il 17 maggio, in piazza Falconi, con inizio alle 10,30 per proseguire poi nella villa comunale.

Ultime Notizie