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sabato, Luglio 5, 2025

11 comuni dell’area del Fortore insieme per un progetto di rigenerazione urbana da 5 milioni di euro

Attualità11 comuni dell'area del Fortore insieme per un progetto di rigenerazione urbana da 5 milioni di euro

Riqualificare le aree interne è uno degli obiettivi per rilanciare la nostra regione, in prevalenza costituita da piccoli comuni che fanno i conti con lo spopolamento, carenze nei collegamenti viarii, mancanza di lavoro. 11 comuni del Fortore hanno deciso di fare quadrato e partecipare un bando del Ministero dell’Interno per interventi di “rigenerazione urbana” sul territorio. L’obiettivo è intercettare 5 milioni di euro per interventi mirati. Comune capofila è Riccia che mira al contributo più alto, oltre 1 milione di euro per riqualificare una struttura nell’area naturalistica di Bosco Mazzocca con finalità socioculturali.
Campolieto, Gambatesa, Gildone, Jelsi, Macchia Valfortore, Monacilioni, Pietracatella, Sant’Elia a Pianisi, Toro e Tufara ambiscono a vedere finanziati progetti che vanno da oltre 300mila euro fin quasi a 500mila. Anche in questo caso per rigenerare spazi aggregativi e sociali, riqualificare aree per eventi, rimettere a nuovo parti di centro urbano, pavimentazioni, marciapiedi, piazze, belvedere, aree o strutture storiche. Migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, insomma, con interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, per sviluppare servizi sociali e culturali, educativi e didattici, promuovere attività culturali e sportive. Puntare, ancora, è la finalità, al recupero di percorsi e di spazi pubblici di aggregazione e anche turistici.
“Questa importante collaborazione tra Comuni – hanno spiegato i sindaci – nata a partire dalla SNAI Fortore nel 2014, ci potrà consentire di dare una nuova veste socio-culturale ai nostri paesi che meritano di essere rivalutati. La partecipazione al bando è in sinergia e in complementarità con gli interventi previsti dalla Strategia delle Aree Interne 2021-27, e – hanno concluso gli undici sindaci dell’area – fa davvero ben sperare per il futuro della valle del Tappino”.

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