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venerdì, Aprile 19, 2024

Inchiesta sulle Carresi: c’è la prescrizione. Nessun dibattimento

CronacaInchiesta sulle Carresi: c'è la prescrizione. Nessun dibattimento

Il dibattimento non deve essere neppure aperto, finisce il processo, è maturata la prescrizione.
Posta la parola fine a una vicenda che fece molto discutere, ben oltre i confini regionali. I fatti sono legati alle Carresi.
Un’indagine partita nel 2014, l’edizione della Corsa che finì nell’occhio del ciclone: Pesanti i reati ipotizzati, su tutti i maltrattamenti agli animali, accuse di sevizie addirittura, oltre che somministrazione di farmaci e medicinali il cui utilizzo non è consentito dalla legge. Poi, il 25 aprile del 2015, il blitz dei carabinieri del Nas nelle stalle di San Martino in Pensilis, che furono sequestrate. La Carrese quell’anno fu annullata.
Le indagini partirono da un esposto dell’Ente nazionale protezione animali. Alla sbarra 29 imputati, tra i quali i sindaci dell’epoca di San Martino, Ururi e Portocannone, i componenti della commissioni di vigilanza sui pubblici spettacoli e i responsabili delle associazioni dei carristi.
Il procedimento era iniziato il 17 giugno 2020, in piena pandemia, 5 anni dopo le indagini preliminari.
Ma sui quei fatti oggi si volta pagina, per sempre.
“Il giudice, con il fascicolo praticamente vuoto, ha posto la parola “fine” alle colpevolizzazioni delle Carresi. Una buona notizia per le carresi del Basso Molise, che va a cadere proprio in concomitanza con la ripresa delle manifestazioni”.

Soddisfatti anche Danilo Leva, altro avvocato impegnato nella causa e Romeo Trotta, legale del presidente del carro dei giovanotti.
“La carresi del basso Molise non rappresentano – ha detto Leva – condotte penalmente rilevanti. Credo sia un’ottima notizia per le comunità di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone che si apprestano a vivere con devozione e partecipazione gli appuntamenti della tradizione dei prossimi giorni”.

Resta in piedi uno stralcio dell’inchiesta che vede coinvolte tre persone con un ruolo più marginale, rappresentanti delle associazioni per “somministrazione di sostanze dopanti o vietate dalla legge” sugli animali. Prescrizione permettendo, la vicenda sarà trattata a luglio.

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