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martedì, Aprile 16, 2024

Covid, ai fini lavorativi si tratta di infortunio e non di malattia

AperturaCovid, ai fini lavorativi si tratta di infortunio e non di malattia

La notizia è destinata a decine di migliaia di persone che nel corso degli ultimi due anni hanno contratto il Covid. In particolare a coloro rispetto ai quali si ipotizza il contagio in ambiente lavorativo. I settori sono i più disparati e vanno dalla sanità, ai trasporti, alla ristorazione oppure alla grande distribuzione. Bene, per costoro ma anche per tutti gli altri, la qualificazione corretta del Covid ai fini lavorativi non è quella di malattia ma bensì di infortunio, come spiega il Direttore provinciale di Campobasso della Inca-Cgil, Leo Tanga. Una qualificazione che, specie nei casi di covid con effetti perduranti nel tempo, può portare al riconoscimento di indennità di vario genere.

La stragrande maggioranza dei casi certificati, rientrano tutti nella qualificazione di malattia. Per la rettifica – precisa il sindacato – ci sono tre anni di tempo per non decadere da eventuali benefici.

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