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venerdì, Aprile 19, 2024

Agnone celebra la Giornata della Pace, Saia: “Un coro unisono affinché cessi ogni guerra”

AgnoneAgnone celebra la Giornata della Pace, Saia: "Un coro unisono affinché cessi ogni guerra"

Una giornata interamente dedicata alla pace quella di oggi, 26 marzo 2022, ad Agnone. L’iniziativa, promossa dal Comune di Agnone e da svariate associazioni locali, ha permesso a tutti i partecipanti di prendere una posizione netta di condanna nei confronti della guerra scoppiata in Ucraina per mano russa.

Flashmob degli studenti della scuola primaria, banchetti e spazi di disegno hanno animato la mattinata della cittadina altomolisana. Spazio poi nel pomeriggio alla chiusura tramite una fiaccolata per la pace culminata dinnanzi al Monumento ai Caduti di Piazza Unità d’Italia.

Nel corso dell’evento, il Sindaco Daniele Saia ha ribadito le follie del conflitto in Ucraina: “La giornata odierna ha rafforzato la consapevolezza di quanto la pace sia e debba continuare ad essere l’elemento fondante di ogni rapporto, sia esso istituzionale che umano. L’attacco della Russia nei confronti dell’Ucraina non è in alcun modo giustificabile. In tal senso, va ribadito ancora una volta che la Russia è lo stato invasore, l’Ucraina lo Stato invaso. Perché forse, recentemente, nel continuo fluire di notizie talvolta inattendibili, questo pensiero semplice e lineare è passato in secondo piano, tra giustificazioni e presunti altri colpevoli. Altro tema a cui occorre ridare la giusta attenzione è il tema delle violenze. Ogni giorno in Ucraina ci sono persone che muoiono, siano esse combattenti o semplici civili; muoiono perché vogliono difendere la propria terra e perché ritengono ingiusto l’attacco ordinato da Putin. E ogni persona che muore rappresenta una ferita lancinante sul volto dell’intera umanità. Ed è per questo che non dobbiamo perdere di vista tale aspetto fondamentale: non lasciamo che, così come per le morti dovute al Covid, i dati passino in secondo piano. Un uomo che muore per via di una guerra in un mondo come lo conosciamo oggi è qualcosa di assurdamente folle. Una follia frutto di mancanza di ragionevolezza e di diplomazia. Un orrore che non trova alcun senso in un sistema così globalizzato in cui tutto viene condiviso.

Insieme abbiamo il compito di mantenere alta l’attenzione sulla guerra, perché con forza dobbiamo chiedere tutti insieme che cessi. Non solo con riferimento alla guerra in Ucraina, ma anche relativamente ad ogni altra guerra che si sta combattendo nel mondo, come in Africa e in Medio Oriente. L’Italia e l’intera Comunità Europea devono essere pronte ad accogliere e dare sostegno a tutti coloro i quali fuggono dai conflitti. A tal proposito, anche Agnone può fare qualcosa nel suo piccolo e lo ha già dimostrato rispondendo con grande forza ed energia alle iniziative di solidarietà. Questi atti di gentilezza che provengono dal cuore dimostrano che ognuno di noi ha capito quanto sia importante in questo momento essere dalla parte giusta della Storia, essere parte della Storia. E allora che da Agnone si elevi un coro unisono, un coro che riecheggi fino ai luoghi di conflitto. Un coro che amplifichi con determinazione l’importanza di tre semplici parole: stop alla guerra!

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