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martedì, Maggio 7, 2024

Un anno fa il Covid portava via la vita del prof. Domenico Di Nucci: il ricordo degli “Amici di Capracotta”

AttualitàUn anno fa il Covid portava via la vita del prof. Domenico Di Nucci: il ricordo degli "Amici di Capracotta"

Oggi, ma un anno fa. In uno dei momenti di recrudescenza più duri del ciclo pandemico, al Cardarelli di Campobasso il Covid portava via la vita del professor Domenico Di Nucci, ex insegnante presso le scuole agnonesi ed amante della letteratura.

In molti lo ricordano per il suo impegno e amore per la comunità capracottese. Difatti, Di Nucci è stato per lungo tempo Presidente dell’associazione culturale “Amici di Capracotta”. E proprio il direttivo del gruppo, in questo triste anniversario, ha voluto ricordare in alcune righe la grande forza e la grande passione del professore.

La notizia arriva all’improvviso nel primo pomeriggio: il cuore si era fermato! Esattamente un anno è passato da quella triste giornata, un lunghissimo anno durante il quale sono tanti i ricordi che si riaffacciano alla mente. Le tante occasioni di incontro, le lunghe chiacchierate faccia a faccia, le telefonate interminabili, le riunioni su Skype, i bei momenti condivisi, non sarebbero più tornati! Non è facile quantificare il grado di impegno, ricerca e studio che, con passione e determinazione, mettevi in ogni circostanza, in qualsiasi cosa che riguardasse il paese che ti aveva visto nascere. Gli anni di insegnamento ti permettevano di trasmettere con naturalezza ai tuoi alunni le conoscenze che possedevi: usavi lo stesso metodo per metterci al corrente delle tue ricerche e delle scoperte che avevi piacere di far condividere agli altri con entusiasmo e partecipazione. – hanno commentato dal Direttivo – Se l’Associazione esiste e con gli anni è cresciuta non solo numericamente, ma grazie all’apporto di studiosi e appassionati del nostro bel paese, il merito principale è il tuo. Il dono della lungimiranza faceva sì che non ti fermassi alla sola ricerca di archivio, utilizzavi e invitavi a farlo, tutti i mezzi di comunicazione, compresi i social. Mancano i tuoi richiami, a volte paterni, altre volte vere sfuriate, allorché solo minimamente percepivi che una cosa non veniva fatta come si deve: ma è proprio grazie a quell’incaponirsi e a quella testardaggine al limite della pignoleria, se poi alla fine il risultato era impeccabile! Caro Domenico, sei stato un padre, un fratello maggiore, un grande amico: non ti sei mai risparmiato nel far conoscere il nostro bel paese, al quale eri visceralmente attaccato. Grazie per tutto quello che ci hai insegnato, cercheremo di seguire il tuo esempio meglio che possiamo, ma la nostalgia di non aver più il maestro, che con passione e premura ci guidava, è tanta!”

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