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mercoledì, Aprile 24, 2024

Molise pronto ad accogliere i primi profughi dall’Ucraina, una 20ina già in arrivo nelle prossime ore

AperturaMolise pronto ad accogliere i primi profughi dall'Ucraina, una 20ina già in arrivo nelle prossime ore

La guerra in Ucraina sta portando un esodo massiccio di gente verso altri paesi europei. Giovani e uomini si sono arruolati per fronteggiare l’invasione russa, ma donne, anziani e bambini stanno varcando la frontiera, in Polonia, Romania e non solo per salvarsi dalle bombe e dalla battaglia. Per salvare la propria vita e e dei figli
Diversi hanno come meta anche il Molise. Verso quelle famiglie che dopo Chernobyl accolsero bambini e bambine ora donne e uomini con figli piccoli. Donne che tornano, con i genitori, anche, parenti, o mogli di uomini che allora furono ospitati e oggi imbracciano un fucile. Nei loro occhi la disperazione e la paura.
Dal Molise quelle che divennero allora le loro famiglie, subito hanno messo a disposizione le proprie case e li aspettano di nuovo.
L’associazione Solidarietà senza Confini di Campobasso, che in passato ha gestito l’arrivo di tantissimi piccoli da Chernobyl, sta ricostituendo la rete di accoglienza di quelle famiglie, dopo le tante richieste di aiuto giunte e già è pronta ad accogliere i primi profughi, immediatamente .
In arrivo a ore, domani, una donna con la figlia a Jelsi. “Stiamo aspettando che si aprano corridoi umanitari e stiamo strutturando progetti di accoglienza – ci ha detto il presidente dell’Associazione Adelmo Di Lembo – sono diverse le mamme con i piccoli già alla frontiera polacca o rumena. Una decina di persone, donne con bimbi, legati da vincoli familiari, in arrivo a Campobasso nelle prossime ore, accolte da chi ospitò alcune di loro anni fa e che ha messo a disposizione la propria casa del capoluogo, ma anche a Monacilioni. Qui il sindaco del paese ha parlato almeno di 8 ucraini che saranno accolti, di cui tre mamme, 4 minori e un neonato di 5 mesi.
Anche lo stesso Adelmo di Lembo è pronto a ospitare, a breve, 5 persone, due donne e 3 piccoli, che sono in viaggio.
Domani alle 16:30 nella sala Alphaville, l’associazione Solidarietà senza confini incontrerà le famiglie che accolsero i piccoli dopo Chernobyl per organizzare la rete dell’accoglienza e lancia l’appello a chiunque abbia appartamenti o strutture da mettere a disposizione. Di Lembo ha anche inoltrato una richiesta di impegno a Toma e alla politica.

Lo stesso Toma ha dato ampia disponibilità alla Protezione Civile nazionale all’accoglienza di profughi e sono stati già presi accordi per l’invio di medicinali e aiuti per la popolazione ucraina.

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